don bosco-biografia del sacerdote giuseppe caffasso.html |
A013000107 |
Il Signore vedendo questa tenera pianticella adorna de' fiori delle più elette virtù, lo tolse di mezzo al mondo per piantarlo nel giardino della Chiesa, e farne col tempo un degno ministro, siccome ardentemente desiderava. |
don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1880.html |
A183000062 |
Quel buon Direttore, scorgendo il pericolo prossimo di veder andar in fumo tutte le belle speranze che su di lui si era formato, s'adoprò a tutto potere per cercargli un posto in altro istituto, affinchè, come si esprime lo stesso Direttore, quella pianticella prossima ad inaridire, trapiantata in tempo utile in buon terreno desse soddisfacenti frutti. |
A183000084 |
Una pianticella che prometteva sì buoni ed abbondanti frutti doveva esser trapiantata nei giardini della Chiesa, un giglio così candido ed olezzante poteva in mezzo al mondo trovarsi esposto al pericolo di appassire e di essere calpestato; ed il Signore dispose che potesse uscirne per ritirarsi al riparo dagli assalti del nemico delle anime. |
A183000094 |
L'ottimo suo paroco, che aveva coltivato con tanta cura questa cara pianticella fin dai primi anni di sua fanciullezza, lo assistette pure con amorevole sollecitudine nella sua malattia e specialmente in quei supremi istanti. |
don bosco-vita di san martino vescovo di tours.html |
A216000033 |
Un di s. Martino senza accorgersene mangiò dell'acconito, ovvero elleboio, pianticella velenosa che anche in poca quantità fa sentire acutissime {25 [413]} doglie e spesso cagiona la morte. |