don bosco-l-amico della gioventu (1848).html |
A122000010 |
Al dolce al dilettevole sempre il vero utile venga congiunto, giusta la nota sentenza di Orazio. |
don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html |
A127000095 |
Che se al Lucianesco sembrerà mescolarsi {115 [115]} talvolta qualche sprazzo di Aristofaneo e di Menippeo, non parrà strano chi guardi la condizione dei tempi, più degni della bile di Persio e di Giovenale, che della lepidezza di Orazio... Questo, o cortese lettore, ti ho voluto dire affinché tu potessi giudicare a dovere l'intenzione dell'autore di queste Novelle. |
A127000395 |
Le lunghe guerre, le battaglie, le vittorie, com'egli osserva, gli esempi di Muzio Scevola, di Orazio Coclite, di Clelia, di Lucrezia, di Attilio Regolo ed altrettali, non sono la storia romana. |
don bosco-la storia d-italia.html |
A139000081 |
Allora l'ultimo Orazio, fingendo di fuggire, assalì separatamente ed uccise l'un dopo l'altro i Curiazi che gli tenevan dietro. |
A139000081 |
Dopo di che Tullo decise di distruggere la città d'Alba, e ne diede incarico al famoso Orazio, che era rimasto superstite nella tenzone contro ai Curiazi. |
A139000113 |
Quelli che stavano alla guardia di quel ponte fuggirono, e soli rimasero a contrastarne il passo tre romani, uno dei quali appellavasi Orazio, soprannominato Coclite, perchè era cieco d'un occhio. |
don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html |
A140000093 |
Allora l'Orazio superstite e tuttora illeso, fingendo di fuggire, assalì separatamente ed uccise l'uno dopo l'altro i Curiazi, che gli tenevano dietro. |
A140000094 |
Dopo il che Tullo ordinò la distruzione della città d'Alba, e ne diede incarico all' Orazio, che era rimasto superstite nella tenzone contro ai Curiazi. |
A140000125 |
Quelli che stavano alla guardia del ponte fuggirono, e soli rimasero a contrastarne il passo tre Romani, uno dei quali appellavasi Orazio soprannominato Coclite, perchè era cieco di un occhio. |
A140000329 |
Fra la schiera degli uomini letterati, che si resero celebri in quella epoca, risplendettero in modo particolare Catullo, Tibullo, Virgilio, Orazio, Ovidio e Fedro nella poesia. |
don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1880.html |
A183000088 |
Egli vedeva ancor lontana la meta che desiderava presto raggiugnere; epperò che fece? L'ha detto Orazio: Qui studet optatam cursu contingere metam, multa tulit fecitque puer, sudavit et alsit: non la perdonò a sacrifici, pur di crescere in santità ed in sapere. |