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Dopo aver giustamente rimpianto la rovina di tanti insti-tuti di beneficenza eretti in Roma dalla munificenza de' suoi Pontefici, egli con nobili parole eccitò i suoi uditori a supplirvi oggidì con più abbondanti opere di carità, commentando le parole d'Isaia: Frange esurienti panem tuum, et ege-nos vagosque induc in domum tuam; cum videris nudum, coperi eum: et carnem tuam ne despexeris: Rompi il tuo pane al famelico, e i bisognosi ed erranti conduci in casa tua; vedendo un nudo, coprilo; e non avere in dispregio il tuo simile.
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