Nel primo giorno di ciascun mese annunziavano al popolo il giorno in cui cadevano le none, ovvero le fiere, e i mercati, e tutte le feste che occorrevano nel corso di quel mese.

 Gli idi cadevano otto giorni dopo le none.

 Le calende erano il primo giorno di ciascun mese, le none erano il settimo giorno pei mesi di marzo, maggio, luglio, ottobre; ed il quinto per gli altri otto mesi.

 Per indicare i giorni dei mesi usavansi tre nomi, calende, none, ed idi.

 Per un'usanza altrettanto incomoda, quanto bizzarra, i giorni si indicavano contando non già quanti giorni del mese erano passati, come si fa presso di noi, ma quanti giorni rimanevano per arrivare ad uno dei sopraddetti giorni, cioè calende, none e idi; laonde per indicare il 20 gennaio per es, dicevasi il dodicesimo avanti le calende di febbraio, perchè il 20 di gennaio trovavasi dodici giorni innanzi al primo di febbraio, che era il giorno delle calende; per indicare il 2 di febbraio dicevasi il quarto avanti le none di febbraio; il 9 di marzo il settimo avanti gli idi di marzo.

 Nel primo giorno di ciascun mese annunziavano al popolo il dì in cui cadevano le none, ovvero le fiere, i mercati e tutte le feste che occorrevano nel corso di quel mese.

 CALENDE, NONE, IDI. - Per indicare i giorni de' mesi usavansi tre nomi, Calende none, e idi.

 None significa giorno nono, perchè dalle none agli idi vi erano nove giorni.

 Gli idi cadevano otto giorni dopo le none.

 Le calende pertanto erano il primo giorno di ciascun mese, le none erano il settimo giorno pei mesi di marzo, maggio, luglio, ottobre: ed il quinto per gli altri otto mesi.

 Per un'usanza altrettanto incomoda, quanto bizzarra indicavano i giorni, contando non già quanti giorni del mese erano passati, come facciamo noi, ma quanti giorni rimanevano per arrivare ad uno de'suddetti giorni, cioè calende, none ed idi; laonde per indicare il 20 gennaio, dicevasi: il decimoterzo avanti le calende di febbraio, perchè il 20 gennaio trovavasi tredici giorni innanzi al primo di febbraio, che era il giorno delle calende: per indicare il 2 febbraio dicevasi il quarto avanti le none di febbraio; il 9 di marzo, settimo avanti gli idi di marzo.

 Dies atri, giorni di cattivo augurio, e tale reputavasi il giorno immediatamente dopo le calende, gli idi e le none.

 Alle 10 monsignor Gastaldi celebrava la santa Messa pontificalmente coll'assistenza del canonico None curato del Corpus Domini, del Teol.

 E sappia che quantunque {61 [395]} lontano, non vi è alcuno che mi superi in affè'none per lei.