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Infatti il sacrosanto Concilio di Trento parlando del sacrifizio della Messa dice: Tale essendo l'uomo che non può se non difficilmente senza il soccorso dei segni sensibili innalzarsi alla meditazione delle cose divine, la Chiesa qual madre amorosa ha istituiti certi riti, come per esempio, che alcune parti della Messa si dicessero a voce alta ed altre a voce bassa; a adottò delle cerimonie, quali sono le mistiche benedizioni, le faci, gl'incensi, le vesti e molte altre cose di simil genere, secondo la disciplina e la tradizione apostolica, affine di accrescere decoro alla maestà di tanto sacrifizio, e la mente dei fedeli per mezzo di questi segni visibili di religione e di pietà eccitare ad elevarsi alla contemplazione degli altissimi misteri che in questo sacrifizio sono racchiusi.
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Come infatti il tempio materiale mediante le mistiche cerimonie, le sacre unzioni, e le molteplici preghiere del vescovo e de' sacerdoti viene purificato e preparato per l'esercizio del culto divino, così ogni cristiano individualmente, e tutto insieme il popolo fedele viene mercè dei Sacramenti, {120 [122]} delle soprannaturali virtù, e delle pratiche di pietà consecrato siccome tempio vivo dello Spirito Santo.
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