don bosco-il sistema metrico decimale.html |
A119000106 |
Il numero 514 sono millimetri che formano il valore del piede relativamente al metro; 45 sono piedi da moltiplicarsi pel suo rispettivo numero 514. |
A119000106 |
Nel prodotto si separeranno le tre cifre di frazioni; onde si dirà: 45 piedi fanno 23 metri, più 130 millimetri, ovvero 13 centimetri. |
A119000109 |
Per ridurre i piedi di Piemonte in metri si moltiplica il numero dei piedi pel fattore 514, che sono millimetri, e, separate dal {41 [41]} prodotto le tre frazioni, ne risulteranno i metri e parti del metro. |
A119000111 |
Separate tre cifre nel prodotto avremo 38 metri più 550 millimetri, ovvero 55 centimetri. |
A119000124 |
A quante tese corrispondono 15 metri, 435 millimetri?. |
A119000125 |
Separate tre cifre pel fattore, ed altre tre per li 435 millimetri, resteranno 8 tese, 998605 decimali, poco meno di 9 tese. |
A119000128 |
Separate 3 cifre nel prodotto, ne risulteranno 15 metri, 435 millimetri, equivalenti a 9 tese. |
don bosco-l-aritmetica ed il sistema metrico [7a edizione].html |
A124000605 |
Questo 514 (che sono millimetri) è numero fisso, ovvero è quella parte del metro che corrisponde alla lunghezza del piede. |
A124000611 |
Il numero 514 sono millimetri che formano la lunghezza del piede relativamente al metro, 45 sono piedi da moltiplicarsi pel suo rispettivo numero 514. |
A124000611 |
Nel prodotto si separeranno tre cifre di frazioni; onde si dirà: 45 piedi fanno 23 metri, più 130 millimetri, ovvero 13 centimetri. |
don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html |
A150000267 |
- Una giovane d' Alba P. T., d' anni 23, da tre anni affetta da mal d'occhi, per cui invano si adoperarono diversi metodi di cura eziandio nell'ospedale oftalmico in Torino, venne sul finire {130 [434]} di marzo ultimo invasa da kerato congiuntivite pustolosa ed ulcerativa da principio non molto grave: in progresso però, circa, alla metà d'aprile, uno fra i molti accessi che vennero ad invadere la cornea interlamellermente, prese vaste proporzioni, ed occupò per il diametro di circa tre millimetri il centro della cornea dell'occhio destro destando atroci dolori nervalgici all'occhio ed al lato destro della faccia e del capo, che or scemando, or aggravandosi, resistettero ribelli a quanti rimedii vennero suggeriti dall'arte, sinchè apertosi esternamente l'accesso, verso il fine di maggio presero a decrescere i dolori locali, anzi nella sera del 29 maggio stesso scomparvero quasi immediatamente, e quei del capo cedettero all'uso del ghiaccio non mai prima adoperato: cessò la fotofobia che fino allora sempre persistette; bel bello andò riparandosi la vasta ulcera comparsa dopo l' apertura dell'ascesso, si dileguò la congiuntivite, e l' inferma è ora, sui {131 [435]} primi giorni di giugno, pressoché rinata ad altra vita. |
don bosco-rimembranza di una solennita in onore di maria ausiliatrice.html |
A173000176 |
Una giovane d'Alba P. T., d'anni 23, da tre anni affetta da mal d'occhi, per cui invano si adoperarono diversi metodi di cura eziandio nell'ospedale oftalmico in Torino, venne sul finire di marzo ultimo invasa da kerato congiuntivite pustolosa ed ulcerativa da principio non molto grave: in progresso però, circa alla metà d'aprile, uno fra i molti accessi che vennero {86 [88]} ad invadere la cornea interlamellermente, prese vaste proporzioni, ed occupò per il diametro di circa tre millimetri il centro della cornea dell'occhio destro destando atroci dolori nervalgici all'occhio ed al lato destro della faccia e del capo, che or scemando, or aggravandosi resistettero ribelli a quanti rimedii vennero suggeriti dall'arte, sinchè apertosi esternamente l'accesso verso il fine di maggio presero a decrescere i dolori locali, anzi nella sera del 29 maggio stesso scomparvero quasi immediatamente, e quei del Capo cedettero all'uso del ghiaccio non mai prima adoperato: cessò la fotofobia che fino allora sempre persistette; bel bello andò riparandosi la vasta ulcera comparsa dopo l'apertura dell'ascesso, si dileguò la congiuntivite, e l'inferma è ora, sui primi giorni di giugno, pressochè rinata ad altra vita. |