don bosco-biografie 1881.html |
A015000009 |
- Marta spiritu pascenda suscepit Dominum in carne pascendum - Marta accoglieva il Signore, e pascendolo nella sua sacra umanità meritava d'esser da Lui pasciuta nell'anima. |
A015000009 |
S. Agostino ci propone separati e distinti gli esempi delle sorelle Maria Maddalena e Marta, le quali concordemente, al Signore, che erasi portato a visitarle, prestarono opere di pietosa sollecitudine, Maria collo {7 [393]} starsene a Lui d'accanto a pendere dal suo labbro e tenergli speciale compagnia; Marta col darsi affanno per preparargli il necessario; Maria prese la parte migliore, come lo attestò lo stesso Gesù; non fu peroche i servigi di Marta non gli siano stati graditi. |
A015000009 |
Sant'Agostino ci assicura che il Signore amò tanto d'essere pasciuto da Marta ch'Egli stesso volle a sua volta pascerla e nutrirla nell'anima. |
A015000010 |
Ebbene il nostro bravo coadiutore seppe in sè riunire e l'amor di Maria pel buon Gesù e ia operosità di Marta nei lavori manuali a servizio di Gesù, nella persona de' suoi figli nella Congregazione nostra. |
A015000022 |
Interessato fino all'ultimo al buon andamento del suo lavoro al maggior vantaggio temporale della Congregazione, imitò fino all'ultimo la pietosa sollecitudine di Marta nel pascere Gesù nella persona dei servi suoi, mentre egli pasciuto da Gesù, e rinforzato {10 [396]} dai SS. Sacramenti anelava a Gesù con l'amorosa Maria; e con questi divoti sentimenti spirava la Dell'anima nel bacio del Signore. |
don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta.html |
A073000049 |
È un imitare ciò che si fece dal nostro Signore, e dopo lui dagli Apostoli; è un congiungere l'ufficio di Marta a quello di Maria; è un seguire l'esempio della colomba, la quale digerisce la metà dei cibo che ha inghiottito, e indi col proprio becco fa passare il rimanente in quello de'suoi pulcini per nutrirli. |
A073000180 |
Finalmente conciliava sì bene l'offizio di Marta con quello di Maria, che allorquando sembrava maggiormente occupato, si riconosceva ancor meglio che lavorava per Dio e sotto gli occhi di Dio. |
don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta [2a edizione].html |
A074000053 |
E un imitare ciò che si fece dal nostro Signore, e dopo lui dagli Apostoli; e un congiungere l'ufficio di Marta con quello di Maria; e un seguire l'esempio della colomba, la quale digerisce la meta del cibo che ha inghiottito, e indi { [39]} col proprio becco fa passare il rimanente in quello de'suoi pulcini per nutrirli. |
A074000114 |
Conciliava sì bene l'uffizio di Marta con quello di Maria, che allorquando sembrava maggiormente occupato, si riconosceva ancor meglio che lavorava per Dio e sotto gli occhi di Dio. |
don bosco-il giovane provveduto [42a edizione].html |
A108000006 |
Sua madre fu Marta di Tana, di una delle più illustri famiglie di Chieri. |
don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html |
A127000131 |
Noi però a queste glorie di Marsiglia anteponevamo in cuor nostro la gloria di essere stato l'asilo di San Lazzaro, suo primo Vescovo, di Marta e di Maddalena: - il porto donde nei secoli xi e XII erano salpate tante schiere di crociati per la conquista di Terra Santa e donde presentemente partono missionari per tutte le parti del mondo. |
A127000408 |
I Giudei irritati lo cacciarono da Gerusalemme con Marta e Maria Maddalena sue sorelle, Marcella loro fantesca, S. Massimino, S. Cedoino, che credesi il cieco-nato, Giuseppe d'Arimatea, discepoli di Gesù Cristo. |
don bosco-la figlia cristiana provveduta [4a edizione].html |
A132000095 |
Sua madre fu Marta della illustre famiglia Tana di Chieri. |
don bosco-regole o costituzioni per l-istituto delle figlie di maria ss. ausiliatrice.html |
A168000050 |
Queste virtù debbono essere molto provate e radicate nelle Figlie di Maria Ausiliatrice, perchè deve andare ih esse di pari passo la vita attiva e contemplativa, ritraendo Marta e Maddalena. |
don bosco-storia ecclesiastica.html |
A189000054 |
Gesù rispose: risorgerà il tue fratello: e Marta: lo so che risorgerà, ma ciò sarà nell'ultimo giorno. |
A189000054 |
Marta come intese che Gesù veniva gli andò subito incontro, e giunta dinanzi a lui gli disse: Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto, ma ben so, che tutte {26[184]} le cose che chiederai, Iddio te le concederà. |
A189000054 |
Predicava il divin Salvatore al di là del Giordano, allorchè gli fu detto che Lazzaro fratello di Marta e di Maria (famiglia molto amata da Gesù) trovavasi gravemente infermo. |
A189000055 |
Allora Gesù fu talmente commosso che cominciarono spuntargli sugli occhi le lacrime, di che dissero i Giudei: vedete come l'amava? Altri dicevano: non poteva costui che apri gli occhi del cieco nato fare che questi non morisse? Gesù comandò: togliete via la pietra; rispose {27[185]} Marta: son quattro giorni che è morto; già è fetente. |
don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html |
A190000704 |
3 o Le Sorelle di s. Marta;. |
A190000875 |
Betania, borgo o castello distante circa due miglia da Gerusalemme, dimora di Marta e Maria quando G. C. risuscito Lazzaro quattro giorni dopo morte. |
don bosco-storia sacra.html |
A191000678 |
Marta come intese che Gesù veniva gli andò subito inccontro, e giunta dinanzi a lui gli disse: «Signore, se {184 [184]} tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto, ma ben so che risorgerà nell'ultimo giorno. |
A191000678 |
R. Aveva Lazzaro due sorelle, una appellata Marta, l'altra Maria. |
A191000679 |
A cui Marta: «E morto da quattro giorni ed è già fetente. |
don bosco-storia sacra [10a edizione].html |
A192000565 |
Betania, in cui dimorava Lazzaro, Marta e Maria. |
don bosco-una famiglia di martiri.html |
A194000001 |
Con questo pensiero ho deliberato di scrivere la vita di una santa famiglia di martiri, il cui nome è Mario, Marta, Audiface ed Abaco. |
A194000012 |
La madre nominavasi Marta ed era figlia del vicerè Cusinite. |
A194000013 |
Mario e Marta erano intimamente persuasi che la prima ricchezza della figliuolanza è il santo timor di Dio, e che senza di questo sono un nulla tutte le grandezze della terra. |
A194000015 |
Mario e Marta coi loro figliuoli Audiface ed Abaco risolvettero di fare uno di questi pellegrinaggi dalla Persia a Roma. |
A194000018 |
Allora che Mario, Marta e i loro figli seppero l'orrendo strazio fatto di quei servi di Dio ne furono grandemente rattristati. |
A194000020 |
Ma i nemici di Dio trovansi ovunque pronti ad impedire le opere buone; essi riferirono tosto all'Imperadore che Mario e Marta ogni giorno facevano opere di carità a favore dei poveri cristiani. |
A194000021 |
Un giorno Mario e Marta coi loro figliuoli andarono di nuovo al di là del Tevere per fare una visita a s. Cirino che giudicavano essere tuttavia rinchiuso in carcere. |
A194000022 |
Mario, Marta, Audiface ed Abaco vedendo il venerando prelato gli si gettarono ai piedi. |
A194000042 |
Egli portò un severa sguardo sopra Mario, Marta, Audiface ed Abaco, e dal loro atteggiamento giudicandoli personaggi illustri li separò dagli altri, e comandò che Asterio colla sua famiglia fosse condotto in Ostia, città distante 15 miglia da Roma, per assoggettarlo colà a rigoroso esame. |
A194000054 |
Mario, Marta, Audiface ed Abaco seppero la morte dei loro compagni, e mentre procuravano di recar loro soccorsi spirituali, si preparavano colla preghiera e con opere di carità al martirio. |
A194000065 |
Mario e Marta risposero: «Noi desideriamo di sapere da te che cosa ti sia stato comandato a nostro riguardo». |
A194000068 |
Musciano finse di non aver udito e riputando quella risposta fuori di proposito si {31 [87]} volse a Mario, a Marta e ad Abaco per interrogarli se fossero del medesimo parere dicendo: «Che dite voi di quanto vi ho proposto?» Tutti risposero: «Ciò che disse Audiface è pure nostro pensiero ed è lo stesso come se tutti avessimo con una sola bocca parlato». |
A194000069 |
Il tiranno credevasi che Marta commossa alla vista de' tormenti cui erano esposti il marito ed i figli, li avrebbe forse persuasi a rinnegare la fede; o almeno ella stessa avrebbe dato segno di prevaricare. |
A194000069 |
Musciano accorgendosì che le parole a nulla riuscivano, pensò di venire ai fatti e comandò che fossero spogliati delle loro vesti, battuti con bastoni e per eccesso di crudeltà volle che Marta fosse presente alla flagellazione del marito e de' suoi figliuoli. |
A194000070 |
Marta mirava intrepida il marito ed i suoi figli sottoposti alla flagellazione, e ben lungi dal lasciarsi sbigottire sentivasi il cuore pieno di gioia e andava dicendo:«Miei figli, coraggio, siate costanti nella fede». |
A194000074 |
Ordinò che fossero tutti slegati e deposti dall'eculeo; di poi ad esempio del crudele Antioco nella strage dei sette Maccabei, fece schierare Mario, Audiface ed Abaco dinanzi a Marta con ordine che alla medesima di lei presenza loro fossero tagliate le mani. |
A194000075 |
Mentre eseguivasi l'orrido spettacolo Marta raddoppiò il coraggio e sollevando i suoi pensieri a Dio e richiamando a memoria la fermezza della madre de' giovani Maccabei, avrà di certo fatto animo a santo Abaco con queste parole:. |
A194000084 |
La medesima Felicita andò in cerca del corpo di Marta, lo trasse dal pozzo in cui era stato gettato e lo portò nel medesimo luogo ove erano i corpi di Mario, Audiface ed Abaco. |
A194000084 |
Marta dopo aver assistito ed incoraggiato marito e figli al martirio, fu condotta alquanto in disparte, e compiè il suo martirio coll'essere precipitata in un pozzo. |
A194000086 |
Le parole sono queste: «Colà dove furono sepolti i corpi di Mario, Marta, {40 [96]} Andiface ed Abaco cominciò a farsi grande concorso di fedeli, ed il nostro Signore Iddio ha concesso, e tuttora concede grandi benefizi, mentre regna il nostro Signore Gesù Cristo, che vive e regna col Padre e collo Spirito Santo ne' secoli dei secoli. |
A194000088 |
Questo pure avvenne delle Reliquie dei Ss. Martiri Mario, Marta, Audiface ed Abaco. |
A194000089 |
Di molti ce ne ricorda i nomi, fra' quali si leggono i nostri Ss. martiri Mario, Marta, Audiface ed Abaco. |
A194000090 |
Di più i nomi delle vergini, e delle vedove Prassede, ecc... Marta.... |
A194000091 |
Il Baronio, il quale ciò appunto scriveva nel 1590, aggiunge essere persuaso che in s. Adriano vi fossero solamente le reliquie dei Ss. Mario e Marta, e che quelle dei figliuoli Audiface ed Abaco si conservassero in s. Giovanni Calibita nell'isola Tiberina. |
A194000091 |
Per altro nel 1600, mentre si ristorava la chiesa di s. Giovanni Calibita, si trovò un'urna marmorea, sopra cui erano scolpiti i nomi dei Ss. Mario, Marta, Auuiface ed Abaco. |
A194000091 |
Quest'anno è il primo del Pontificato di Gregorio IX che ci lasciò questo documento in testimonianza perenne che in detto anno si fossero trovate in questa chiesa le reliquie dei Ss. Mario e Marta e di altri, delle quali ivi si lasciò la maggior parte, e il rimanente fu dallo stesso Gregorio collocato sotto al maggiore altare |
A194000092 |
La scelta dei soggetti è fatta tra quelli che ebbero maggior rinomanza; nel numero di questi trova una speciale commemorazione il martirio dei nostri Ss. Martiri Mario, Marta, Audiface ed Abaco con a piedi del quadro questa iscrizione:. |
A194000093 |
Cioè: Sotto Claudio II Imperatore Mario e Marta coniugi co' loro due figliuoli Audiface ed Abaco dopo aver sostenuto varii generi di tormenti, riportano glorioso martirio. |
A194000098 |
Finalmente (come appare dai Bollandisti nell'appendice del 19 gennaio) se ne conservano nell'antico Monastero di Prüm, città della Prussia Renana, Diocesi di Treviri ove esisteva un altare dedicato ai santi Mario, Marta, Audiface ed Abaco, ed in cui ciascuno vi aveva la propria statua. |
A194000101 |
Scrisse egli tra le molte cose la storia della traslazione delle reliquie dei Ss. Marcellino e Pietro, e di altri Ss. martiri, fra le quali vi era anche parte di quelle dei Ss. martiri Mario, Marta, Audiface ed Abaco. |
A194000102 |
Riguardo ai Ss. martiri Mario, Marta, Audiface ed Abaco è da ricordare, come al momento in cui Ratleico stava per partire da Roma con seco i corpi de' Ss. Marcellino e Pietro, il Diacono Deusdona gli consegnò un involto, contenente altre reliquie di santi martiri, destinate pure ad Eginardo. |
A194000106 |
Cresceva ogni giorno il concorso; e siccome era più sovente discorso dei Ss. Marcellino e Pietro, dei quali si conoscevano le reliquie, che non degli altri, volle Iddio con uno speciale miracolo addimostrare, che egli si compiaceva pur anche della venerazione alle reliquie dei Ss. martiri Mario, Marta, Audiface ed Abaco, che, come sopra si narrò, erano state portate da Roma insieme coi corpi di S. Marcellino e Pietro. |
A194000108 |
«Queste reliquie, che io ancora non conosceva, erano quelle del B. Mario martire, di sua moglie e figli, cioè di Marta, Audiface ed Abaco, che erano bensì stati portati coi corpi dei Ss. Marcellino e Pietro, ma non erano nemmeno conosciute da quella stessa persona che le aveva portate, perchè colui che me le mandò, aveva promesso di recarsi in persona presso di me e di svelarmi egli stesso i nomi dei santi a' quali appartenevano quelle reliquie, come fece dappoi. |
A194000116 |
Dice adunque la tradizione che un compagno di s. Giovanni non l'abbia seguito al monte Pirchiriano, ma che inspirato da Dio si ritirò più verso le pianura del Piemonte sino al monte Asinaro, ove trovò un sito adattato per fabbricare una Cappella dedicata ai santi martiri Mario, Marta, Audiface ed Abaco. |
A194000161 |
«Mario, Marta coniugi, Audiface ed Abaco loro figliuoli nobili persiani, sotto Claudio Imperatore furono in Roma coronati del martirio. |
A194000182 |
Ad accrescere lo spirito di religione tra i fedeli e a ravvivare ognora più in essi il desiderio della salute delle anime, coi celesti tesori della Chiesa, mossi da caritatevole affetto a tutti e singoli i Cristiani d'ambo i sessi, i quali veramente pentiti, confessati, e comunicati visiteranno devotamente la chiesa eretta in onore dei santi Mario, Marta, Audiface ed Abaco situata nei fini della parrochia del luogo detto di Caselelte della Diocesi di Torino, nel giorno decimo nono di gennaio, dai primi vespri fino al tramontare del sole di questo giorno in ogni anno, ed ivi pregheranno per la concordia dei Principi Cristiani, per l'estirpazione delle eresie e per l'esaltazione di s. Madre Chiesa, noi concediamo in nome di Dio misericordioso una indulgenza plenaria e remissione di tutti i loro peccati, {86 [142]} da applicarsi anche a quelle anime dei fedeli che in grazia di Dio hanno già fatto passaggio da questa all'altra vita. |