don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html |
A113000319 |
Luigi de' marchesi di Canossa, patrizio e Vescovo di Verona, continua colle sue virtù le nobili tradizioni dell'illustre sua famiglia. |
don bosco-la storia d-italia.html |
A139000823 |
Perciò i contadini ignoranti ed incapaci di farsi capi di squadra si sottomettevano volentieri al dominio di questi signori che erano o conti, o marchesi, o duchi, i quali possedevano qualche città oppure castello difeso da alcuni uomini armati. |
A139000828 |
Ora i signori d'Italia cioè i conti, marchesi e baroni per avere un capo che li guidasse contro ai barbari, e sedasse le discordie che ognor più crescevano, si radunarono a Pavia, e nell'anno 888 elessero un parente di Carlomagno chiamato Berengario, duca del Friuli, che prese il titolo di re e d'imperatore d'Italia. |
A139000964 |
Ivi radunò il patriarca di Venezia, gli arcivescovi di Ravenna e di Milano con molti altri vescovi, marchesi, conti e tutti quelli che erano costituiti in autorità civile od ecclesiastica. |
don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html |
A140000726 |
Esse denominaronsi Marche, e i conti che le governavano furono detti marchesi o marchioni. |
A140000756 |
Laonde i contadini ignoranti ed incapaci di farsi capi d; squadra sottomettevansi facilmente al dominio di questi conti o marchesi o duchi, i quali possedevano qualche città, oppure castello difeso da uomini armati. |
A140000758 |
Ora i signori d'Italia, cioè i conti, marchesi e baroni per avere un capo che li guidasse contra i barbari e sedasse le discordie, che ognor più crescevano, si radunarono a Pavia, e nell'anno 888 elessero un parente di Carlomagno, chiamato Berengario, primo duca del Friuli, il quale prese il titolo di re e d'imperatore d'Italia. |
A140000863 |
Ivi radunò il patriarca di Venezia, gli arcivescovi di Ravenna e di Milano con molti altri vescovi, marchesi, conti e tutti quelli che erano costituiti in autorità civile od ecclesiastica. |
don bosco-maraviglie della madre di dio.html |
A149000197 |
« L'anno del Signore mille ottocento sessantacinque, il ventisette aprile, ore due di sera; l'anno decimonono del Pontificato di Pio IX, de' Conti Mastai Ferretti felicemente regnante; l' anno decimosettimo di Vittorio Emanuele II; essendo vacante la sede arcivescovile di Torino per la morte di Monsignor Luigi dei Marchesi Franzoni, Vicario Capitolare il Teologo Collegiato Giuseppe Zappata; curato della Parochia di Borgo Dora il Teologo Cattino Cav. |
don bosco-notizie storiche intorno al santuario di nostra signora della pieve in vicinanza di ponzone.html |
A154000005 |
E per tacere di ben tanti altri motivi, i natali, che la P. V. Rev. ma trasse dalle terre dei celebri Marchesi di Ponzone per Lei con dotti scritti illustrate, ci offrono un nuovo e graditissimo titolo alla nostra scella, e ci sono insieme di un'arra sicura del particolare di Lei interessamento per accrescere {7 [431]} il lustro, e lo splendore di questo antico e devoto Santuario, che è il più bel monumento dell'avita pietà Ponzonese. |
don bosco-storia ecclesiastica.html |
A189000460 |
Avvisato il Vescovo Monsignor Lodovico de' marchesi Romagnano accorre col clero, e con gran folla di popolo, alla cui presenza cade dapprima l'ostensorio, rimanendo raggiante in aria l'ostia divina, la quale poi mentre si esclama da tutte le parti: " dimorate con noi o Signore " a poco a poco scende nel calice appresentatole dal Vescovo, e viene solennemente portata al Duomo. |
A189000511 |
R. S. Luigi detto l'Angelico pel candore de'suoi costumi, e per l'ardore, che aveva di far penitenza, era primogenito de' marchesi Gonzaga padroni di Castiglione. |
don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html |
A190000504 |
Avvisato il vescovo Lodovico dei marchesi di Romagnano accorre col clero e con grande folla di popolo, alla cui presenza si apri e cadde l'ostensorio, rimanendo raggiante e sospesa in aria l'ostia divina. |
A190000584 |
Questo giovanetto, primogenito dei marchesi Gonzaga, nacque in Castiglione delle Stiviere. |
don bosco-vita di s. pancrazio martire.html |
A212000026 |
Ma il continuo concorso che i fedeli spesso ivi facevano in rendimento di grazie pei favori da Dio ricevuti, e la protezione speciale che ne presero i doviziosi marchesi di Pianezza accrebbero e la chiesa e i locali vicini a segno che nell'anno 1648 il pilastro del Casella era {66 [260]} divenuto un vero santuario circondato di case ed affidato ad una famiglia di monaci Agostiniani. |