don bosco-associazione dei divoti di maria ausiliatrice.html |
A009000026 |
L'imperatore Leopoldo, udita la disfatta dei Turchi, tornò a Vienna in quello stesso giorno, e fece cantare un Te Deum colla più grande solennità. |
don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html |
A113000219 |
Quindi nel {113 [113]} Concistoro del 27 gennaio del 1843 lo creò Arcivescovo di Dannata in partibus infidelium, e lo destinò Nunzio Apostolico nel Belgio presso la corte di Leopoldo I. Il 19 del seguente febbraio Monsignor Pecci veniva consacrato in Roma dal Cardinale Luigi Lambruschini nella Chiesa di S. Lorenzo in Panisperna, e saliva così all'ordine episcopale, giovane di non ancora trentatrè anni. |
A113000222 |
In segno di particolare benevolenza e stima il re {116 [116]} Leopoldo, prima che ei si congedasse da lui, volle decorarlo del gran Cordone dell'Ordine suo, e gli consegnò un piego suggellato da rimettere a Sua Santità. |
A113000223 |
Nella sua lettera a Gregorio il re Leopoldo collaudava altamente il carattere, le virtù, i servigi di Monsignor Pecci, e supplicava Sua Santità a volergli ben presto accordare l'onore della Sacra Porpora. |
A113000254 |
" Passò quindi, nel 1846, in Toscana incaricato d'affari presso il granduca Leopoldo II, {152 [152]} e poi, nel 1848, internunzio presso Massimiliano II, re di Baviera, e finalmente nel 1853, Nunzio a Parigi. |
don bosco-la storia d-italia.html |
A139001439 |
Ma Leopoldo I imperatore di Germania ambiva pure la corona di Spagna; anche il duca di Savoia vantava qualche diritto a quella corona, e a tal fine si unì all'imperatore di Germania come più forte, e che nel tempo stesso gli faceva più larghe promesse. |
A139001529 |
Un giorno l'imperatore Leopoldo II, che prima era stato granduca di Toscana, e che era successo a Francesco I suo padre, vide quell'uomo venerando che camminava strascinandosi, dimandò chi fosse. |
A139001722 |
Questa notizia tornava al Santo Padre tanto più grata, in quanto che le cose eransi pure calmate in Piemonte, ove era salito al trono il Re Vittorio Emanuele II, mentre gli Austriaci dopo aver combattuto i ribelli in varie città degli Stati romani, erano pur riusciti a reprimerli, cacciarli dalla Toscana e ricondurre sul trono il Granduca Leopoldo. |
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A140001304 |
Ma Leopoldo I, imperatore di Germania, siccome parente di quel re, pretendeva anche egli la corona di Spagna; il duca di Savoia eziandio vantava qualche suo diritto alla medesima corona. |
A140001324 |
Nel tempo che Carlo Emanuele introduceva le sue riforme in Piemonte, Leopoldo I, granduca di Toscana,. |
A140001356 |
Un giorno l'imperatore Leopoldo I, che prima era stato granduca della Toscana, e che era succeduto a Giuseppe II suo fratello, vide quest'uomo venerando camminare strascinandosi per istrada, e dimandò chi fosse. |
A140001519 |
Tale notizia tornava al santo Padre tanto più gradita, in quanto che le cose eransi eziandio calmate in Piemonte, ove era salito sul trono il figlio primogenito di Carlo Alberto, il re Vittorio Emanuele II, mentre gli Austriaci, dopo aver combattuto i ribelli in molte città degli Stati romani, erano pur riusciti a reprimerli nella Toscana e ricondurre al potere il granduca Leopoldo. |
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A149000138 |
L'imperatore Leopoldo, udita la disfatta dei Turchi, tornò a Vienna in quello stesso giorno, fece cantare un Te Deum colla più grande solennità, e riconoscendo poi che una vittoria così inaspettata era totalmente dovuta alla protezione di Maria, fece portare nella chiesa maggiore lo stendardo che si era trovato nella tenda del Gran Visir. |
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A158000047 |
Federico e Leopoldo erano stati mandati dal loro padre alla campagna a soprantendere alla mietitura. |
A158000051 |
Era {34 [426]} presente uno zio dei due giovanetti, il quale disse: « Leopoldo ha gli occhi in capo: il voglio con me. |
A158000051 |
Leopoldo invece avea preso notizia degli operanti, rese conto che il grano era poco stagionato, e però conveniva venderlo o farlo macinare: che dai vicini aveva inteso come il raccolto fosse scarso, onde si potea cavarne un buon prezzo; che aveva fatto raccogliere le frutta per venderle sul mercato, e delle migliori n'aveva portato un panierino al fattore malato, il quale gli avea dato mille benedizioni. |
A158000051 |
Ora Leopoldo è uno de' negozianti più agiati. |