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Caterina, come se gli fosse stata vicino, sentì la voce del frate e gettatasi innanzi a Dio con ogni umiltà e con lagrime pregava dicendo: «O Signore Iddio, o ferma mia Speranza, o Sposo dell'anima mia, io vi prego che siccome mi avete fatto udir cotesta vece lontana, e conoscere il pericolo di questo peccatore, così mi vogliate far dono di quest'anima, affinchè io la possa poi presentare alla vostra destra nel giorno del tremendo giudizio.» Dal canto suo perseverando il buon religioso a esortare il suo prigioniero che volesse aggiustare i suoi conti con Dio, ecco che lo vide a commoversi, a versar lagrime, domandando di confessarsi.
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