don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html |
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S. Emidio era nato in Germania in una città vicina la fiume Reno. |
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Emidio: noi siamo medici, come ti abbiamo detto, e possiamo guarire in un momento la tua figliuola purchè si faccia cristiana. |
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A questo ordine divino Emidio coi compagni andò immediatamente dal. |
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Alla vista di tanti gentili che venivano alla fede, i sacerdoti idolatri gli si rivoltarono contro con minaccia di fare uccidere Emidio e i suoi compagni dalla moltitudine se non uscivano di città. |
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Come fu alla presenza di lui Emidio cominciò a parlare cosi: 0 Padre universale e mediatore tra Dio e gli uomini, la cui lingua chiude ed apre la porta del Cielo, vieni in nostro ajuto, perciocchè noi siamo gravemente perseguitati perchè non vogliamo negare Gesù Cristo. |
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Ma un angelo del Signore apparve notte tempo ad Emidio ed ai suoi compagni, parlando con chiara voce in questo modo: Non voler {73 [73]} temere i tormenti dei carnefici, Dio è con voi, alzatevi presto di letto; andate dal papa Marcello, egli vi additerà quanto dobbiate fare. |
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Emidio rispose: Noi siamo nati e stati nudriti nella Germania; ci siamo portati a Roma guidati dallo spirito di orazione, ed avvisati da un Angelo siamo venuti qui ai piedi tuoi. |
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Io sono un peccatore di nome Emidio, insignito della dignità sacerdotale. |
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S. Marcello si trattenne molto tempo a colloquio con s. Emidio, e scorgendo in esso scienza, prudenza e {75 [75]} santità necessarie pel capo di una diocesi, pensò di. |
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Poco dopo la notizia della morte di s. Emidio, il santo Pontefice dovette assistere al martirio di Ciriaco e de' suoi compagni. |