don bosco-conversazioni.html |
A035000162 |
Permettetemi un riflesso, sig. Curato: voi mi avete nominato S. Gio. Grisostomo ed appunto il mio libro cita questo santo come colui che condannò la Confessione; come va questo affare? Uno dice che questo Santo Dottore condannò la Confessione, l'altro mi dice che l'approva.... |
A035000397 |
6° Egli cita molti santi Padri, tra cui S. Basilio, S. Giovanni Grisostomo, S. Ambrogio, S. Agostino, e si sforza di combattere la confessione coll'autorità di questi santi Dottori, mentre siamo fatti certi dalla storia ecclesiastica e dagli scritti dei medesimi Padri come essi fossero molto assidui e zelanti nell'assistere alle confessioni e raccomandassero caldamente ai cristiani di non trascurare la frequenza di questo Sacramento. |
don bosco-maraviglie della madre di dio.html |
A149000054 |
Imperocchè è proprio della misericordia il reputar nostro il bisogno altrui, giacchè la parola misericordioso vuol quasi dire cuore fatto pei miseri, per sollevare i miseri, e cita qui il testo di s. Paolo ai Corinti: Quis infirmatur et ego non infirmor? Chi è infermo, che non sia io infermo? Or siccome Maria era piena di misericordia, voleva provvedere alla necessità di questi ospiti e perciò dice il Vangelo: Mancando il vino, lo disse la Madre di Gesù a lui. |
don bosco-severino.html |
A177000173 |
Amedeo Bert, per dare credito al suo racconto cita un certo Policdorfio celebre professore {69 [69]} di teologia, e gli fa dire: Trecento anni dopo Costantino il Grande sorse un tale del paese Valdis il quale insegnò la povertà e fu propagatore della setta Valdese. |
A177000176 |
Cita poi un altro autore di nome Marco Aurelio Rorengo priore di Luserna, cui fa chiamare i Valdesi apostolici poi lo introduce a continuare così: « Della origine de' Valdesi non si può ancora fissar bene l'epoca precisa; nel secolo nono e decimo non era setta nuova; sempre, e ad ogni tempo esistettero nella valle di Angrogna. |
don bosco-storia sacra [10a edizione].html |
A192000409 |
Quando s. Paolo cita il suo Vangelo, intende il Vangelo di s. Luca, da lui approvato così da averlo in conto di opera sua. |