L'entrata ne era tanto bassa, che il principe barbaro, di altissima statura, fu astretto a starvi a capo chino per non urtare nella volta.

 Per la bassezza di quella abitazione il principe, di statura altissimo, dovette starvi col capo chino per non urtare nella volta.

 Nell' atto del confessarvi state nella posizione più comoda al confessore, non obbligando mai lui a star chino o disagiato; nè obbligatelo a farvi delle interrogazioni in principio; ma voi stessi dite subito da quanto tempo non vi siete più confessati, se avete fatta la penitenza e la comunione, e poi farete l' accusa dei peccati.

 {31 [345]} Come era poi ammirabile il raccoglimento nella preghiera! Col capo chino a terra, le mani giunte al petto, immobile nella persona, l' avreste detto non un uomo della terra, ma un serafino del cielo.

 Quando poi si metteva a pregare in comune pareva veramente un angioletto: immobile e composto a divozione in tutta la persona, senza appoggiarsi altrove, fuorchè sopra le ginocchia, colla faccia ridente, col capo alquanto chino, cogli occhi bassi; l'avresti detto un altro S. Luigi.