don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html |
A127000095 |
Leggi e vedrai quanto giovaneggiare e frizzare di stile in un uomo, che conta meglio di mezzo secolo di pubblico insegnamento; che arricchì la repubblica letteraria di tanti volumi, gravi di varia e profonda erudizione, dotò le nostre scuole di numerosi ed elegantissimi libri di testo, e ci diede i commenti di tanti classici latini, fra cui quello di Plauto, il quale, compiuto che sia, non lascierà più alcun desiderio agli studiosi del commediografo Sarsinate; che si è mostrato oratore così eloquente in tante concioni inaugurali, tenute nel nostro Ateneo; che con una fecondità inesauribile e felice mantiene l'epigrafia latina in quel grado, cui la recarono i Mor-celli ed i Boucheron; che conserva, per confessione universale, all'Italia il primato nella filologia romana; che presenta finalmente, in mezzo a tanta generale fiacchezza, col fermo volere e colla operosità indefessa un così imitabile esempio di vita». |
A127000194 |
In {145 [145]} questo egli fece suo pro degli scritti immortali di A. Stefano Morcelli, del Boucheron e segnatamente del suo venerato maestro Tommaso Vallauri, al quale, com'ei si esprime nella prefazione, «nessuno negherà il vanto di sapere più avanti che ogni altro in significare colla lingua di Livio e Cicerone i trovamenti delle arti e della odierna coltura». |
don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html |
A140001662 |
Omettendo quelli de'tempi andati noi parleremo di alcuni che vissero nella nostra età, quali sono, Boucheron, Paravia e Peyron. |
A140001663 |
Carlo Boucheron era nato in Torino nel 1773. |
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Il Re Carlo Alberto ebbe in molto pregio l'alto sapere del Boucheron fregiandolo di varie decorazioni e scegliendolo a precettore de' suoi due figliuoli. |