don bosco-il cattolico nel secolo [3a edizione].html |
A068000778 |
Ma a corto andare i suoi superiori conobbero ch'egli era un orgoglioso, un arrogante, un disobbediente a tutti, e come pessimo il licenziarono dal chiostro. |
don bosco-il pontificato di s. felice primo e di s. eutichiano papi e martiri.html |
A116000053 |
Li fece tosto condurre tutti alla sua presenza, indi voltosi con piglio severo a Bonosa disse: Io pensava che tu avessi un po' di senno, ma mi accorgo che la mia indulgenza ti rende {28 [366]} arrogante usando insino le arti magiche per indurre i miei soldati ad abbandonare il culto degli Dei. |
don bosco-la storia d-italia.html |
A139000453 |
Severo fu sdegnato di quell'arrogante comando, e postosi egli stesso alla testa di un esercito, si portò nella Mesopotamia, quella provincia di cui parla spesso la Storia Sacra, e che oggidì si appella Diarbek. |
don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html |
A140000421 |
Severo fu sdegnato di quell'arrogante comando, e postosi egli stesso alla testa di un esercito, si avviò nella Mesopotamia, {115 [115]} quella provìncia, di cui parla spesso la Storia Sacra e che oggidì si appella Dierbeck. |
A140000996 |
Quest'arrogante risposta scosse i Veneziani, e memori di {269 [269]} colui, che tante volte li avera condotti alla vittoria, corsero tumultuariamente alla sua prigione gridando: Viva Vittor Pisani! Quel prode, udendo da' sotterranei del palazzo ducale migliaia di voci acclamare al suo nome, trascinossi alla ferriata, Fermatevi, Veneziani! esclamò, voi non dovete gridar altro che Viva San Maico! Era il grido della repubblica, con cui solevasi invocare la protezion di quel santo nelle pubbliche calamità e specialmente in tempo di guerra. |
don bosco-maraviglie della madre di dio.html |
A149000108 |
Il pio generale prese l' insolente scritto, lo appese all'immagine di Maria dicendo: Vedi, o Madre di Dio: vedi, o Gesù, quali insolenze pronunci contro il tuo {64 [256]} popolo questo barbaro arrogante. |
don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html |
A150000027 |
Nell'867 i Saraceni si avanzano contro l'esercito di Basilio imperatore; il loro duce scrive insultando al generale in capo dei Cristiani, Andrea: «Vedrò ora se il figliuol di Maria e sua Madre ti potranno salvare dalle mie mani.» Il pio generale prende l'insolente scritto, lo appende ad una imagine di Maria dicendo: «Vedi, o Madre di Dio, vedi, o Gesù, quali insolenze pronunzia contro il tuo popolo questo barbaro, arrogante?» {12 [316]} Poscia impugna le armi, sale in arcioni, intima la battaglia e i Saraceni solfo vinti e sbaragliati. |