Aristotile ne' suoi problemi lasciò anche questo: è cosa più pia prestare soccorso ai defunti che ai viventi.

 Ed oh qual naufragio non fa mai la virtù specialmente dei giovani in questi pericolosi luoghi! Conobbe questa verità col solo lume della ragione Aristotile, filosofo gentile, il quale giudicò le commedie così pericolose, {694 [702]} e perniciose alla gioventù, che non voleva, che i legislatori permettessero ai giovani di assistervi, perchè è necessario, diceva, di allontanare i giovani da tutto ciò che ha sentore di oscenità: Iuniores comaediarum spectatores esse non sinat legislalor (I. 3, polit.

 Aveva egli preso a fare la rivista di un manoscritto greco, che esisteva nell'Università di Torino, e contenente frammenti dei filosofi Empedocle e Parmenide, restituendone ed illustrandone il testo; e vi aggiungeva ricerche intorno al genuino testo greco del commentario di Simplicio sopra Aristotile, de coelo et mundo.