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Passando poscia a rispondere a quelli che ripetutamente gli domandavano perché non apra pur anche in Roma una Casa di arti e mestieri, egli disse che a molti dei poveri giovanetti di Roma e de' suoi dintorni si era finora provveduto coll'accoglierli nell'Oratorio di Torino od in altri Ospizi, in cui presentemente se ne trova un centinaio; che tuttavia desiderava di aprire in Roma altresì un simile Instituto, e coll'aiuto di Dio e col concorso dei benevoli cooperatori e cooperatrici, sperava che ciò si sarebbe tra non molto effettuato.
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