Parola «Gregorio» [ Frequenza = 378 ]

don bosco-associazione dei divoti di maria ausiliatrice.html
  A009000267 

 S. Gregorio Magno in una lettera scritta al Re de' Visigoti mandò una piccola chiave che aveva toccato il corpo di s. Pietro ed aveva entro di sè un po' di limatura delle catene del s. Apostolo affinchè, dice il Papa, ciò che ha servito a legare il collo dell'Apostolo quando andava al martirio, vi assolva da tutti i vostri peccati.


don bosco-biografie 1881.html
  A015000002 

 S. Gregorio ci ha dato avviso che per avere la grazia di non paventare l'arrivo del Giudice Supremo dobbiamo premunirci di un buon corredo d'opere buone che fiammeggino ed avvampino come lucerne ardenti, nelle mani di coloro {3 [389]} che aspettando il loro Signore quando sia per ritornare dalle nozze, saranno trovati pronti e vigilanti a riceverlo.


don bosco-biografie dei salesiani defunti nel 1882.html
  A017000002 

 S. Gregorio ci ha dato avviso che per avere la grazia di non paventare l'arrivo del Giudice Supremo dobbiamo premunirci di un buon corredo di opere buone che fiammeggino ed avvampino come lucerne ardenti, nelle mani di coloro che aspettando il loro Signore quando sia per ritornare dalle nozze, saranno trovati pronti e vigilanti a riceverlo.


don bosco-deliberazioni del secondo capitolo generale della pia societa salesiana.html
  A043000038 

 Siccome negli orologi, guastata la ruota maestra, è guastato tutto il macchinismo, così nell'ordine della nostra salvazione errato lo stato andrà errata tutta la vita, come dice S. Gregorio Nazianzeno.


don bosco-dialogi intorno all-istituzione dal giubileo.html
  A047000072 

 S. Gregorio Magno, desiderando di secondare lo spirito religioso ne' fedeli cristiani, e volendo nel tempo stesso regolare il frequente loro concorso a Roma, nel secolo sesto stabili che ogni cento anni si potesse guadagnare l' Indulgenza plenaria, ovvero Giubileo da tutti quelli, che nell' anno secolare, detto anche anno santo, si portassero a Roma per visitare la basilica vaticana dove era stato sepolto il Principe degli Apostoli.

  A047000081 

 Dipoi un altro Papa di nome Gregorio XI lo restrinse ad ogni trentatrè anni in memoria dei trentatrè anni di vita del Salvatore; finalmente il Papa Paolo Secondo per fare in modo che quelli eziandio, che muoiono giovani, possano acquistare l' Indulgenza del Giubileo, stabilì che avesse luogo ogni venticinque anni; cosi nella Chiesa fu praticato fino ad oggidi.

  A047000085 

 Cosi Gregorio XV nel 1622 ha conceduto un Giubileo generale pei bisogni della Chiesa in quei {44 [118]} tempi molto travagliata dall' eresia.

  A047000113 

 S. Gregorio Magno in una lettera scritta al Re de' Visigoti mandò una piccola chiave che aveva toccato il corpo di S. Pietro, ed aveva entro di se un po' di limatura delle catene di S. Pietro, affinchè, dice il Papa, ciò che aveva servito a legare il collo dell' Apostolo quando andava al martirio, vi assolva da tutti i vostri peccati.


don bosco-due conferenze intorno al purgatorio.html
  A049000324 

 È vero che colà vi sono tre liturgie, {110 [146]} una detta di S. Cirillo, la seconda di S. Basilio, la terza di S. Gregorio di Nazianzo, soprannominato il teologo; ma gli eruditi che le hanno confrontate insieme trovarono in esse un perfetto accordo colla credenza cattolica ad eccezione di alcune professioni di fede aggiunte dagli Eretici.

  A049000336 

 S. Gregorio il grande vi fece qualche piccola aggiunta ed alcune variazioni per uniformarla ai riti della Chiesa.

  A049000344 

 L'anno 1640 il padre Menardi pubblicò il sacramentario di s. Gregorio con molte utili annotazioni.


don bosco-elenco degli oggetti graziosamente donati a benefizio degli oratorii [v.14].html
  A053000118 

 Gregorio rettore della pia Casa della Provvidenza, Casale.

  A053000232 

 Icheri Luigi conte di s. Gregorio, Cherasco.


don bosco-episodi ameni e contemporanei.html
  A054000022 

 I sommi PP. Clemente IX, Pio VII, Leone XII e Gregorio XVI concedettero indulgenze plenarie e parziali a coloro che visiterebbero il Santuario della Beata Vergine di Re.


don bosco-esercizio di divozione alla misericordia di dio.html
  A056000002 

 S. S. Gregorio Papa XVI benignamente concedette a tutti i fedeli dell'uno e dell'altro sesso l'Indulgenza Plenaria da lucrarsi nell'ultimo giorno dell'anzidetto pio Esercizio da {7 [77]} praticarsi tanto nelle Chiese de succitati pii stabilimenti, quanto in una Chiesa d'a designarsi dall'Ordinario per una sol volta, purchè in tale giorno veramente pentiti, confessati, e comunicati, abbiano visitato qualcheduna di queste Chiese o pii Oratorii, ed abbiano pregato secondo l'intenzione di S. S. per qualche tempo.

  A056000003 

 Esposto a Noi fu per parte della diletta Figlia in Cristo Giulia Colbert Marchesa di Barolo, che per umilissime preci da lei indirizzate al nostro Predecessore Gregorio XVI. {9 [79]} di felice ricordanza, essa aveva ottenuto per lo spazio di sette anni, con Rescritto della Congregazione preposta alle Indulgenze e sacre Reliquie, dato il 6.

  A056000009 

 Siccome le pratiche di divozione vanno soggette a molti pericoli se non sono approvate dalla santa Sede, depositaria infallibile della verità, affinchè il devoto nostro esercizio fosse sodamente fondato, e continuassero quegli spirituali vantaggi che già ne derivavano, fu presentata una supplica a S. S. Gregorio XVI per ottenerne la suprema pontificia approvazione.


don bosco-fatti ameni della vita di pio ix.html
  A059000333 

 Roma fu testimone d'uno spettacolo che non le era stato dato di veder mai più dai tempi di Gregorio VII

  A059000602 

 Una santa religiosa Domenicana d'Italia, il cui processo di canonizzazione è già aperto in Roma, avea predetto assai lungo tempo prima, che la Chiesa, dopo Gregorio XVI di santa memoria, avrebbe un Pontefice che, giusta le sue frasi, sarebbe pio d'indole e di nome.

  A059000729 

 Furono incaricati di questa missione Monsignor Gregorio Jussef, Patriarca greco melchita, e {341 [391]} Monsignor Ciurcia, Arcivescovo di Irenopoli, Vicario Apostolico di Egitto pe'Latini e Delegato Apostolico per gli Orientali.


don bosco-i concili generali e la chiesa cattolica.html
  A065000164 

 Quindi l'imperatore Michele Paleologo mandò con lettera un legato al beato Gregorio X, protestando volere egli con tutti i suoi sudditi fare ritorno all'unità cattolica.


don bosco-i papi da s. pietro a pio ix.html
  A066000021 

 Allora s. Gregorio fece di più; egli si risolse di prender la fuga.

  A066000021 

 Chi diede quest'ammirabile esempio è s. Gregorio il grande.......

  A066000021 

 Gregorio però trovò il mezzo d'ingannare la vigilanza delle guardie.

  A066000021 

 S. Gregorio temette allora che una più lunga resistenza non s'opponesse ai disegni della Provvidenza; egli fu consecrato solennemente nella Chiesa di s. Pietro il 3 di settembre 590.

  A066000022 

 Colui che ci dona l'esempio di modestia è ancora Gregorio Magno, e colui che ci diede l'esempio d'orgoglio è Giovanni il Giuniore, patriarca di Costantinopoli.

  A066000022 

 S. Gregorio volendo donargli una lezione di umiltà prese il titolo di: servo de' servi del Signore.

  A066000023 

 In questa lettera poi la modestia di s. Gregorio risplende molto chiaramente.

  A066000023 

 Pareva che s. Gregorio prevedesse già le conseguenze funeste dell'ambizione scismatica dei vescovi di Costantinopoli.

  A066000024 

 II Pontefice vi acconsentì sebbene con qualche pena; ma il popolo romano affollandosi a questa nuova, e riempiendo la via per cui il Papa andava a s. Pietro, si mise a gridare: Lasciando andare Gregorio voi offendete il Principe degli Apostoli e cagionate la ruina di Roma.

  A066000024 

 Il sommo Pontefice inviò prontamente corrieri per far ritornare Gregorio, e questi non lo raggiunsero che a tre giornate dalla città, {29 [355]} tanta era la fretta che egli aveva di avanzare il cammino, temendo ciò che davvero accadeva.

  A066000024 

 S. Gregorio prima d'essere innalzato al Pontificato, essendo giovine ancora ebbe il pensiero della conversione dell'Inghilterra.

  A066000024 

 Si è a questo monaco mandato dal Pontefice s. Gregorio, che l'Inghilterra dovette la sua conversione al cristianesimo, ed alla fede cattolica che professò così lungo tempo e con tanta edificazione per tutta la Chiesa di Dio.

  A066000026 

 S. Gregorio biasimò questo fervore sconsiderato; e non esitò niente affatto a far togliere da quel luogo la crocè e l'immagine di Maria SS. che già vi avevano messo e rendette l'edifizio ai giudei.

  A066000029 

 Le opere di s. Gregorio per la religione furono immense.

  A066000029 

 Tale fu questo Papa, appellato a buon diritto, Gregorio il grande.

  A066000034 

 Era verso la metà del secolo VIII, quando Gregorio III salì sul trono di s. Pietro.

  A066000034 

 Voi credete di spaventarci dicendoci: io manderò soldati a Roma per ispezzare l'immagine di s. Pietro e farò portar via Papa Gregorio carico di catene, come già si fece al Papa Martino.

  A066000048 

 S. Gregorio VII è celebre negli annali dei Pontefici per le sue guerre coll'Imperatore dell'Allemagna, il principe Enrico, e per l'esercizio ch'egli {46 [372]} fece della sua autorità deponendo i re e disponendo delle loro corone.

  A066000050 

 Gregorio VII che amava teneramente questo principe cominciò ad usare tutti quei mezzi di dolcezza proprii a commuoverlo ed a richiamarlo ad una vita più degna di un cristiano e di un monarca; ma tutto fu vano.

  A066000050 

 Gregorio VII mostrava agevolmente che l'autorità di sciogliere e di legare era stata data agli Apostoli generalmente, senza ammettere distinzione di persone, e che essa comprendeva tanto i principi quanto i loro sudditi.

  A066000051 

 Quante tribolazioni non ebbe a soffrire Papa Gregorio da questi empii pel suo zelo a distrurre il vizio, ed a far regnare la virtù! Enrico per vendicarsi della sua scomunica, aveva fatto eleggere un antipapa di nome Guiberto, arcivescovo di Ravenna, che era stato anch'egli scomunicato per i suoi delitti, e che prese il nome di Clemente III. L'Imperatore volendo mettere ad ogni costo il suo antipapa sul trono di Pietro, marciò contro Roma con un esercito e forzò Gregorio ad uscire dalla città eterna, donde non potè fuggire che con pena.

  A066000052 

 Guiberto ebbe l'audacia di salire sul trono papale, e Gregorio fuggitivo si salvò a Salerno piazza fortificata, e quivi morì.

  A066000055 

 Ma sarebbe necessario che nello stesso tempo gli ecclesiastici riprendessero la loro antica autorità e che un'interdizione ed una scomunica facessero tremare più di un re e più di un regno, come al tempo di Nicola I e di Gregorio VII. ».

  A066000058 

 Ecco il ritratto che Fleury fa dell'imperatore Enrico scomunicato e deposto dal papa Gregorio VII..

  A066000066 

 Gregorio XIII alla fine del secolo XVI riformò, in seguito alle osservazioni de' sapienti ch'egli aveva a questo fine riuniti a Roma, il calendario detto di Giulio Cesare, che era difettoso, e fece usare il calendario nuovo chiamato dal suo nome Gregoriano, che noi adoperiamo oggidì, e che rende importanti servizii alla società, fissando colla maggior precisione possibile il tempo della rivoluzione annuale del nostro pianeta intorno al sole.

  A066000081 

 Gregorio XV lasciò una preziosa memoria alla Chiesa con molte grandi opere, ma sopratutto collo stabilimento della congregazione per la propagazione della fede.

  A066000081 

 L'opera della propaganda eretta da Gregorio XV doveva servire, secondo le viste del pontefice, e servì difatto maravigliosamente a dare alle missioni un nuovo eccitamento.

  A066000082 

 Sotto Gregorio XIII una deputazione solenne di giapponesi convertiti, mandati dallo stesso re del Giappone, giunse a Roma, dove il Sovrano Pontefice l'accolse con una gioia e con un entusiasmo senza limiti.


don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html
  A067000973 

 Chiesa Cattolica cambiò fede, vissero e fiorirono in questa Chiesa medesima un S. Girolamo, un S. Agostino, un S. Giovanni Grisostomo, un S. Leone, un S. Gregorio, un S. Fulgenzio, un S. Prospero, un S. Giovanni Damasceno; e per venire ai tempi a noi più vicini, un S. Anselmo e un S. Bernardo, i quali vissero ne! secolo undecimo, un S. Bonaventura e un S. Tomaso d'Aquino, che vissero nel secolo terzodecimo, un S. Lorenzo Giustiniano, che fiori nel secolo decimoquarto, un S. Antonino, che fiorì nel secolo decimoquinto, e tanti altri che tralascio per brevità.

  A067001024 

 Il protestante Thorndike così parla: «È riconosciuto, che tutti i padri greci e latini, Basilio, Gregorio di Nazianzo, Ambrogio, Girolamo, Agostino, Grisostomo, Leone e tutti quelli che a lor succedettero si rivolsero ai Santi, ed implorarono la loro assistenza.».

  A067001025 

 Eh son pure scrupolosi questi Valdesi e protestanti, se l'esempio di un S. Basilio, di un S. Gregorio, di un S. {196 [502]} Ambrogio, di un S. Agostino, ecc.


don bosco-il cattolico nel secolo [3a edizione].html
  A068000957 

 Nel corso di quei mille e più anni che passarono dal {299 [299]} quarto secolo alla nascita del protestantesimo, epoca in cui, secondo i Protestanti, la Chiesa Cattolica avrebbe cangiato di fede, sorsero nel seno di lei un s. Girolamo, un s. Agostino, un s. Giovanni Grisostomo, un s. Leone, un s. Gregorio, un s. Fulgenzio, un s. Prospero, un s. Giovanni Damasceno; e per venire ai tempi a noi più vicini, un s. Anselmo e un s. Bernardo, i quali vissero nel secolo undecimo; un s. Bonaventura e un s. Tomaso d'Aquino, che furono nel secolo terzodecimo; un s. Lorenzo Giustiniani che fiorì nel secolo decimoquarto, un sant'Antonino che scrisse e predicò nel secolo decimoquinto, e tanti altri che per brevità vi tralascio.

  A068001007 

 Il protestante Thorndike così parla: « È riconosciuto che tutti i padri greci e latini, Basilio, Gregorio di Nazianzo, Ambrogio, Girolamo, Agostino, Grisostomo, Leone e tutti quelli che a lor succedettero si rivolsero ai Santi ed implorarono la loro assistenza.

  A068001008 

 Eh vogliono pure essere ben scrupolosi cotesti Valdesi e Protestanti, se l'esempio di un s. Basilio, di un s. Gregorio, di un s. Ambrogio, di un s. Agostino e di altri santissimi uomini, non basta a tranquillarli su tal punto! Ci pare però che dovrebbero farsi maggiore scrupolo {318 [318]} a seguitare l'esempio di Valdo, di Lutero, di Calvino e somiglianti, i quali furono tutt'altro che santi.


don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html
  A069000037 

 S. Gregorio Nazianzeno ci dice, che sino i soldati solevano fare questo segno prima di mettersi a mensa (serm.

  A069000563 

 Sua Santità il papa Gregorio XVI nell'approvare la Congregazione del santissimo ed immacolato Cuore di Maria, a fine di animare sempre più i fedeli cristiani a questa divozione, concesse molte indulgenze, di cui le principali sono le seguenti:.

  A069001059 

 Il Papa Gregorio XVI dichiarò che confermando le suddette indulgenze non intendeva punto di derogare a quelle che da' suoi predecessori furono già applicate ad alcune delle opere sovranominate, volendo che esse conservino i loro privilegi.

  A069001101 

 Egli nota che questa era pure la pratica dei primi cristiani, secondo che attesta s. Gregorio Nazianzeno.


don bosco-il centenario di s. pietro apostolo.html
  A070000252 

 (V. Gregorio M. ep.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta.html
  A073000049 

 Non contentavasi il Santo di avere un semplice amore di affetto verso Dio, e di concepire alti sentimenti della sua bontà e gran desideri della sua gloria, ma rendeva questo amore di effetto, e come lo vuole S. {40 [254]} Gregorio, ne dava colle operazioni delle prove: Probatio dilectionis exhibitio est operis.

  A073000108 

 Quanto al secondo principio Vincenzo diceva che è proprio all'uomo di fallire, come è proprio dei rovi di aver delle spine pungenti; che il giusto stesso cade sette volte, cioè molte volte; che lo spirito al pari del corpo ha le sue malattie; che essendo sovente un uomo da se stesso un grande esercizio di pazienza, non è cosa strana eh' egli eserciti quella degli altri; e che, come l' ha osservato s. Gregorio il Grande, la vera giustizia conosce la compassione, e non conosce collera, nè trasporti; quindi egli conchiudeva, che fa bisogno di dolcezza nel commercio della vita; le parole che ci feriscono sono sovente piuttosto impeti della natura che indisposizioni del cuore; i più saggi non sono esenti dalle passioni; e queste passioni strappano loro qualche volta certe espressioni delle quali si pentono un momento dopo; in qualunque luogo uno sia, devesi sempre soffrire, ma che potendosi nello stesso tempo meritare, è molto utile il fare provigione di dolcezza, poichè senza questa virtù si soffre senza merito ed anche con pericolo della salvezza.

  A073000307 

 Che nato in Francia l'anno 1676, sedendo sopra la Cattedra di s. Pietro Gregorio XIII, destinato alla custodia della paterna greggia, applicato agli studi, laureato in teologia, ordinato sacerdote, fatto schiavo da' Barbari, venduto a tre padroni, l' ultimo apostata riconduce alla fede, riceve in Roma secreti importantissimi per Enrico IV. Parroco zelantissimo e vigilantissimo rifabbrica in Clichy senza spese de' parrocchiani la chiesa che provede di mobili ed ornamenti, passa a Chatillon in Bresse, riforma i disordini dei clero, converte eretici, soccorre i poveri, e il popolo traviato per l' errore riconduce sul sentiero della verità, ventottesimo abate di a.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta [2a edizione].html
  A074000053 

 Non contentavasi il Santo di avere un semplice amore di affetto verso Dio, e di concepire alti sentimenti della sua bontà e gran desideri della sua gloria, ma rendeva questo { [37]} amore di effetto, e come lo vuole San Gregorio, ne daya colle.


don bosco-il divoto dell-angelo custode.html
  A075000060 

 3° Nel primo giorno d'ogni mese, buon per noi, se imitando il divoto costume di tante anime buone, che han premura di lor salute, procureremo di meditare qualche massima eterna, col riflettere seriamente al gran fine per cui fummo da Dio creati, qual sia lo stato di nostra coscienza, se la morte ci cogliesse in tale momento, che sarebbe dell'anima nostra? Accostatevi poscia ai santi Sacramenti, e adoperatevi a tutta possa di scuotere da voi quella polvere, dalla quale per l'umana fragilità, come disse il gran pontefice san {65[151]} Gregorio, è quasi impossibile che anche le anime buone ne vadano libere.


don bosco-il galantuomo del 1871.html
  A076000009 

 (V. Gregorio M. ep.


don bosco-il giovane provveduto [1885-101a edizione].html
  A107000633 

 Gregorio XVI accordò pure l'Indulgenza di 300 giorni per ogni volta a coloro, che praticheranno questa Divozione per sette Domeniche consecutive, e Plenaria nell'ultima.


don bosco-il giubileo.html
  A109000045 

 Gregorio Magno, nel desiderio di secondare lo spirito religioso ne'fedeli cristiani, e volendo nei tempo stesso regolare il frequente loro concorso a Roma, nel secolo sesto stabilì, che ogni cento anni si potesse guadagnare l'Indulgenza plenaria, ovvero Giubileo da tutti quelli, che nell'anno secolare, detto anche anno santo, si portassero a Roma per visitare la basilica del Principe degli Apostoli.

  A109000052 

 Dipoi un altro Papa di nome Gregorio Undecimo lo restrinse ad ogni trentatrè anni, per figurare i trentatrè anni di vita del Salvatore; finalmente il Papa Paolo Secondo per fare in modo che quelli eziandio che muoiono giovani, possano acquistare l'indulgenza del Giubileo, stabili che avesse ancor luogo ogni venticinque anni; così nella Chiesa fu praticato fino ad oggidì.

  A109000054 

 Così Gregorio Decimoquinto nel 1622 ha conceduto un Giubileo generale pei bisogni della Chiesa in quei tempi molto travagliata dall'eresia.

  A109000083 

 S. Gregorio Magno in una lettera scritta al He de'Visigoti, mandò una piccola chiave che aveva toccato il corpo di S. Pietro, ed aveva entro di sè un po'di limatura delle catene di S. Pietro, affinchè, dice il Papa, ciò che aveva servita a legare il collo dell'Apostolo quando andava al martirio, vi assolva da tutti i vostri peccati {41 [519]}.


don bosco-il giubileo del 1875.html
  A110000083 

 S. Gregorio Magno, desiderando di secondare lo spirito religioso nei cristiani, e volendo nel tempo stesso regolare il frequente loro concorso a Roma, nel secolo sesto stabilì che ogni cento anni si potesse guadagnare l'Indulgenza plenaria, ovvero Giubileo da tutti quelli, che nell'anno secolare, detto anche anno santo, si portassero a Roma per visitare la Basilica Vaticana, dove era stato sepolto il principe degli Apostoli.

  A110000092 

 Poi un altro Pontefice di nome Gregorio XI lo restrinse ad ogni trentatré anni in memoria dei trentatrè anni della vita del Salvatore; finalmente il Papa Paolo Secondo, per fare in modo che quelli eziandio, che muoiono giovani, potessero acquistare l'Indulgenza del Giubileo, stabili che avesse luogo ogni venticinque anni.

  A110000107 

 S. Gregorio Magno in una lettera scritta al Re dei Visigoti mandò una piccola chiave che aveva toccato il corpo di san Pietro, ed aveva entro di, sè un po' di limatura delle catene con cui era stato legato quel santo Apostolo, affinché, dice il Papa, ciò che aveva servito a legare il collo dell'Apostolo quando andava al martirio, vi assolva da tutti i vostri peccati.


don bosco-il mese di maggio consacrato a maria ss. immacolata.html
  A111000177 

 Onde che sarà mai il godere per sempre la compagnia di Lei in cielo? Racconta s. Gregorio Magno che una fanciulla di nome Musa era molto divota di Maria: aveva però il difetto di trattenersi volentieri colte sue compagne in leggerezze.

  A111000194 

 Al tempo di s. Gregorio Magno infieriva in molte parti d'Europa e specialmente in Roma una grande pestilenza.

  A111000194 

 S. Gregorio per far cessare questo flagello invocò la protezione della gran madre di Dio.

  A111000195 

 Gregorio IX nel 1221 vi aggiunse anche il suono delle campane al mezzogiorno.


don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html
  A113000024 

 San Gregorio VII, eletto Papa nel 1073, per evitare i passati disordini e scismi novelli, diede ancora notizia della sua elezione ad Enrico IV, che l' approvò.

  A113000030 

 Finalmente il 2 febbraio 1271 venne eletto Gregorio X.

  A113000032 

 Altro fatto di acclamazione succedette nella elezione di s. Gregorio VII. Mentre questo Pontefice nella Basilica Lateranese celebrava le esequie del defunto Alessandro II, tutti con una voce esclamarono: S. Pietro elegge Ildebrando.

  A113000032 

 Per acclamazione in Conclave dai Cardinali fu pure eletto Paolo IV, Pio IV, Sisto V. L' ultimo Papa eletto per acclamazione fu Gregorio XV nel 1621.

  A113000070 

 Ma Gregorio X nel 1274 {49 [49]} stabili che morto un Pontefice i Cardinali aspettino per dieci giorni i loro Colleghi assenti, celebrando intanto nove giorni di esequie.

  A113000082 

 Gregorio X aveva stabilito, che alla morte del Pontefice, i Cardinali presenti in Roma aspettassero dieci giorni soltanto, e poi entrassero in Conclave, siano o no arrivati i Cardinali che trovansi fuori di Roma.

  A113000114 

 {63 [63]} Soltanto i Cardinali creati da Gregorio XVI, che sono, Amat (di felice memoria), Schwarzenberg, Carafa ed Asquini, avevano il trono coperto di panno verde.

  A113000211 

 {105 [105]} Finiti i sopradetti studi il Pecci venne insignito della laurea in ambo i diritti, e tal fama lasciò di sè, che Gregorio XVI venuto a conoscerne le rare doti della mente, e la bell'indole del cuore lo prese a stimare assai, ed a portargli grandissimo affetto.

  A113000214 

 Papa Gregorio, che da tenero padre bramava ardentemente di provvedere alla salute ed alla prosperità di quella parte dei sudditi suoi, ponderate attentamente le cose, vide che Monsignor Pecci, sebben giovane di soli 28 anni, possedeva le qualità necessarie per 1'ardua impresa.

  A113000223 

 Nella sua lettera a Gregorio il re Leopoldo collaudava altamente il carattere, le virtù, i servigi di Monsignor Pecci, e supplicava Sua Santità a volergli ben presto accordare l'onore della Sacra Porpora.

  A113000224 

 Avutone dunque il consenso, Gregorio lo preconizzò Vescovo di Perugia nel Concistoro del 19 gennaio 1846; e lo avrebbe tra poco pubblicato eziandio Cardinale, se la morte sopraggiuntagli {118 [118]} nel giugno dell'anno stesso non glielo avesse impedito.

  A113000251 

 Ai 9 d'Aprile del 1827 Leone XII lo promuoveva all'Arcivescovato di Nicea in partibus infidelium, e Gregorio XVI lo creava e pubblicava Cardinale di Santa Chiesa nel Concistoro del 19 Maggio 1837, conferendogli il titolo di Santa Maria in Via.

  A113000257 

 Nel 1837, durante l'invasione colerica in Roma, avea mostrata una carità veramente sacerdotale, sicchè Gregorio XVI fe' coniare in suo onore una medaglia d'oro.

  A113000258 

 Federico Giovanni Giuseppe Celestino Schwartzenberg nasceva in Vienna d'Austria al 6 di aprile del 1809; prima canonico domicellario della cattedrale di Vienna, veniva poi preconizzato Arcivescovo di Salisburgo il 1° di febbraio del 1836; creato Cardinale dal Papa Gregorio XVI e pubblicato nel Concistoro del 24 gennaio 1842; promosso finalmente all'Arcivescovato di Praga in Boemia il giorno 20 di maggio dell'anno 1850.

  A113000260 

 Nel Concistoro dei 22 Luglio 1844 la Santità di Gregorio XVI preconizzavalo Arcivescovo di Benevento, e nello stesso giorno creavalo Cardinale di Santa {161 [161]} Chiesa del titolo di S. Maria degli Angioli.

  A113000267 

 Gregorio XVI lo elevò a consultore delle Sacre Congregazioni di Propaganda e dell'Indice; lo nominò a professore onorario dell'Università di Roma, a direttore della tipografia Poliglotta della Sacra Congregazione di Propaganda Fide, e vice presidente della {168 [168]} pontificia Accademia dei nobili ecclesiastici, e lo fregiò col titolo e grado di cameriere segreto soprannumerario della pontificia Corte.

  A113000270 

 Gregorio lo nominò rettore del Collegio Urbano e poi del Collegio Irlandese, dove fece fiorire l'ecclesiastica disciplina.

  A113000273 

 Ammesso fra i cappellani pontificii, il cardinale Luigi Lambruschini, segretario di Stato di Gregorio XVI, non tardò a conoscerne l'ingegno perspicace, la mente colta, l'anima bella, e lo applicò a varie Nunziature.

  A113000274 

 Il Papa Gregorio XVI, il 28 novembre 1844, lo introdusse nel tribunale supremo della Sacra Consulta, e l'anno dopo divenne giudice della Camera apostolica.

  A113000279 

 Gregorio XVI il 22 Luglio 1842 lo preconizzò Vescovo di Angoulême, e Pio Nono il 30 settembre del 1850 lo trasferì all'Arcivescovato di Cambrai, vacante per la morte del Cardinale Giraud.

  A113000282 

 Il Sommo Pontefice Gregorio XVI, al 14 di gennaio del 1842, preconizzavalo Vescovo di Viviers, e, tutto informato alle dottrine romane, rallegravasi nelle sue lettere pastorali, perchè più non esistesse in Francia l'antico gallicanismo, e fosse divenuto un nome vuoto di senso, ornai abbandonato nell' insegnamento di pressochè tutti i Seminari francesi.

  A113000289 

 Gregorio XVI il 21 novembre pi 843 lo preconizzò Vescovo di Axièrs in partibus infidelium, e Pio IX il 21 maggio 1847 lo trasferì ad Albany e finalmente il 5 maggio 1864 lo promosse Arcivescovo di Nuova York.

  A113000291 

 Ebbe il titolo presbiterale dei Santi Andrea e Gregorio al Monte Celio, e fu ascritto ad importanti Congregazioni.

  A113000320 

 Restituitosi in Verona, le sue virtù non tardarono a risplendere di bella luce, e venne eletto canonico della Cattedrale, carica che accettò per espresso comando di Gregorio XVI. Non vi fu opera di carità, alla quale il canonico di Canossa non porgesse volentieri la mano, non istituzione che o colla parola o con generose limosine o coll'autorità del suo nome non favorisse.

  A113000343 

 Allorchè monsig. Aleramo Pallavicini, arcivescovo di Pirgi, ultimo Maggiordomo di Gregorio XVI e primo sotto Pio IX, rassegnò l'uffizio, ebbe in successore Francesco De Medici de' Principi di Ottaiano, protonotario apostolico e già maestro di camera di questi due Pontefici.

  A113000347 

 Gregorio XVI, grande conoscitore degli uomini, apprezzò per tempo le doti che risplendevano in monsignor Caterini, e lo nominò segretario della Sacra Congregazione degli studi.

  A113000347 

 Sul declinare del novembre 1845 Gregorio XVI lo promosse assessore del {251 [251]} Santo Uffizio.


don bosco-il pontificato di s. caio papa e martire.html
  A114000216 

 Le sante reliquie per la maggior parte furono dipoi portate a Roma e poste in una bella Chiesa che s. Felice papa, bisavolo di s. Gregorio Magno, fece fabbricare a loro onore.


don bosco-il pontificato di s. dionigi.html
  A115000062 

 Fra i santi che terminarono gloriosamente la vita sotto al pontificato di s. Dionigi fu s. Gregorio Taumaturgo.

  A115000063 

 S. Gregorio, detto anche Teodoro, è soprannominato Taumaturgo, ossia operator di miracoli a cagione de' molti e strepitosi prodigii da lui operati in vita e dopo morte.

  A115000064 

 Gregorio vi fu mandato; ma prima di fermarvisi passò in Cesarea, dove ebbe la bella sorte di udire il famoso Origene, il quale mentre menava una vita da santo, faceva altri santi e martiri.

  A115000064 

 Maravigliato per i bei discorsi di quel maestro, Gregorio invece di ritornare, a Berito, come incantato rimase a Cesarea.

  A115000066 

 Gregorio costretto di abbandonare il caro suo maestro si ritirò nella città di Alessandria, dove la gioventù concorreva da tutte le parti per istudiare la filosofìa e la medicina.

  A115000066 

 Ma Gregorio vedendola in quello stato ne ebbe compassione, e pregato il Signore per lei immantinenti fu libera.

  A115000068 

 Tanto approfittò Gregorio di questi saggi {42 [294]} consigli che più non si potrebbe desiderare.

  A115000069 

 Ma Gregorio già per nulla stimava {43 [295]} i vani onori e le ricchezze di questo mondo.

  A115000069 

 Presane licenza dall'amato maestro, Gregorio ritornò a Neocesarea, dove quei di sua famiglia occupavano le prime dignità.

  A115000070 

 Gregorio vedendo che quella era la volontà di Dio si sottopose al giogo, e colle dovute cerimonie fu consacrato vescovo.

  A115000070 

 Le luminose virtù di Gregorio non potevano a meno di risvegliare la pubblica attenzione.

  A115000071 

 Gregorio malgrado l'oscurità della notte non poteva sostenere lo splendore di questa visione.

  A115000071 

 Subito il discepolo gli spiegò il mistero dell'adorabile Trinità, e Gregorio immantinenti scrisse quella celeste lezione, che {45 [297]} poi tramandò a' suoi successori.

  A115000072 

 Dopo questa visione Gregorio uscì del suo ritiro per andare alla città che doveva governate.

  A115000072 

 Montato in collera quel sacerdote chiese della strada che Gregorio aveva presa e si mise ad inseguirlo.

  A115000072 

 Quando il sacerdote ebbe finito {46 [298]} Gregorio si mise a fargli vedere l'impotenza de' suoi Dei, i quali erano restati muti per la presenza di un povero servo di Gesù Cristo.

  A115000073 

 Allora Gregorio gli disse: «Non sono nè le parole nè {47 [299]} gli umani ragionamenti cha possono persuadere questa verità, ma bensì le maraviglie di Dio.» All'uno dei lati di quella strada dove si trovavano eravi un macigno di smisurata grossezza: «Comanda a questa pietra, gli disse il sacrificatore, che cangi luogo e vada in quell'altro (e gli indicava dove) e poi ti crederò.» Gregorio comandò, e la pietra, come se fosse animata, ubbidì.

  A115000073 

 Allora il Taumaturgo gli diede un biglietto, su cui aveva scritto queste parole: «Gregorio a satana: Rientra.» Il sacerdote preso quel biglietto se ne ritornò al tempio, e quivi lo pose sull'altare.

  A115000073 

 Gregorio gli espose i principali misteri della nostra S. Fede; ma il sacrificatore non poteva capacitarsi del mistero dell'Incarnazione, giudicando cosa indegna di Dio il venire fra gli uomini e prendere carne mortale.

  A115000073 

 Il pagano allora non seppe più resistere; abbandonò e moglie, e figliuoli, e casa, e beni, e sacerdozio per seguire Gregorio e divenir suo discepolo, e non andò molto che fu da lui ordinato diacono.

  A115000073 

 Questi miracoli del Taumaturgo sono riferiti da s. Gregorio Nisseno, da s. Basilio suo fratello, da Rufino, da s. Girolamo, dallo storico Socrate, da Teodoreto e da molti altri.

  A115000074 

 Di tanti beni che aveva posseduto in quel luogo di sua nascita, Gregorio non si era riserbato neppure una stanza per dimorarvi.

  A115000078 

 Gregorio consacrò molti vescovi in parecchie città; fra questi merita particolare menzione s. Alessandro, detto il Carbonaio.

  A115000078 

 Gregorio sospettò subito che in quest'uomo vi fosse qualche cosa di straordinario, e presolo in disparte gli dimandò con premura chi fosse, e lo scongiurò a non volergli nascondere niente per una umiltà fuori di proposito.

  A115000078 

 Gregorio vi andò per esaminare quelli che venivano proposti a quella dignità.

  A115000078 

 «Se è cosi, disse uno dell'adunanza quasi in segno di burla, non ci resta altro che scegliere Alessandro il Carbonaio.» Gregorio ben sapendo che spesse volte i consigli di Dio sono molto lontani da quelli degli uomini ripigliò: «E chi è questo Alessandro?» Alessandro si trovava in quella calca, e fu fatto avvicinare a Gregorio, Al vedere avanzarsi fra mezzo a {53 [305]} loro quella nera figura tutti si misero a ridere.

  A115000079 

 Gregorio allora non dubitò più della scelta che il cielo faceva di Alessandro.

  A115000079 

 «Non vi stupite, disse Gregorio, se le apparenze vi tenevano ingannati, imperocchè il demonio stesso voleva rendere inutile questo vaso di elezione tenendolo così nascosto.» Dopo di questo lo consacrò vescovo secondo le cerimonie della s. Chiesa.

  A115000080 

 Mentre Gregorio ritornava da Comana due Giudei sia per prendersi giuoco di lui, sia per istrappargli qualche moneta, usarono il seguente inganno.

  A115000081 

 Gregorio che grandemente amava il suo popolo, lo consigliò a scampare colla fuga dal pericolo di quell'accanita persecuzione.

  A115000081 

 S. Gregorio intanto disse al suo diacono di mettersi a pregare con lui e di confidare in Dio.

  A115000081 

 Saputo il luogo dove Gregorio ed il suo compagno si erano nascosti, i feroci persecutori li inseguirono.

  A115000083 

 Intanto cessando qualche poco la ferocia della persecuzione, Gregorio ritornò a Neocosarea.

  A115000083 

 S. Gregorio lo seppe, e nel suo dolore mandò loro a dire che ben presto avrebbera più spazio di quello che bramavano.

  A115000085 

 Gli stessi nemici della Chiesa chiamano Gregorio un altro Mosè pe' suoi grandi miracoli.

  A115000085 

 Intanto erasi già avvicinato il tempo in cui Gregorio doveva passare a ricevere quel celeste gunlerdone che Dio tiene preparato a' suoi servi fedeli.

  A115000085 

 Prima di morire ordinò che non si comperasse alcun luogo per dargli sepoltura affinchè i posteri sapessero che Gregorio non aveva posseduto un palmo di terra nè prima nè dopo la sua morte, e che per seppellirlo gli era bisognato il sepolcro d'un altro.


don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html
  A117000165 

 Emanuele Filiberto lo istituì come è al presente e papa Gregorio XIII lo approvò e lo confermò nel 1572.


don bosco-il pontificato di san sisto ii e le glorie di san lorenzo martire.html
  A118000107 

 S. Sisto III nel 435 la consacrò a s. Lorenzo, ed il Pontefice s. Gregorio Magno destinò questa chiesa per le pubbliche preghiere specialmente in caso di grave calamità.

  A118000115 

 S. Gregorio Magno racconta che nella ristorazione di un tempio, che doveva eseguirsi in una città dell'Umbria, avvenne un prodigio molto simile a quello operato dal Salvatore nella moltiplicazione del pane.

  A118000116 

 S. Gregorio vescovo di Tours riferisce anch'egli parecchie maraviglie relative a s. Lorenzo.

  A118000117 

 Il medesimo s. Gregorio dice che molti furono guariti al semplice contatto di un pezzo di questa trave, ed egli stesso assicura d'aver veduto un uomo che pativa un terribile mal di denti, e che avvicinato un po' di quella segatura alla mascella ne fu sull'istante guarito.

  A118000120 

 Curioso è pure il miracolo operatosi nella città di Milano; esso è raccontato {53 [321]} dal citato s. Gregorio di Tours nel modo seguente: In una insigne basilica, egli dice, dedicata a s. Lorenzo nella città di Milano, conservavasi un calice di cristallo tenuto in grande venerazione, perchè era stato usato da s. Eusebio vescovo di Vercelli.

  A118000124 

 S. Gregorio Magno in una lettera scritta all'Imperatrice Costanza dice così: il nostro antecessore, di felice memoria, desiderava di ornare il sepolcro di s. Lorenzo per renderlo più degno di quel gran martire.

  A118000146 

 Il pio sovrano, per eccitare sè ed i suoi popoli alla divozione verso s. Lorenzo, mandò dal sommo Pontefice Gregorio decimoterzo (anno 1585) a chiedere qualche insigne reliquia del nostro santo martire.


don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html
  A127000083 

 Coloro i quali impaurano alla lotta che ora la Santa Sede sostiene col mondo e colla politica che lo governa, e che, in veggendo imperversare la empietà sì negli ordini alti della società, come nel popolo minuto, si accasciano sfiduciati dell'avvenire, leggano questi cenni sulla vita del Magno Gregorio, che noi lieti annunziamo.

  A127000083 

 Ecco un libro opportunissimo in apparecchio alla festa solenne di San Gregorio Settimo, che la Chiesa celebrerà il dì 25 prossimo maggio.

  A127000083 

 Gregorio Settimo fu il Pio Nono del secolo undecimo; e le vittorie del primo ci sono caparra certa dei trionfi del secondo.

  A127000084 

 I cenni che di San Gregorio Settimo ci porge il libro testé uscito dalla tipografia dell'Oratorio Salesiano di Torino sono ricavati dalla Vita che ne scrisse il celebre protestante Voigt.

  A127000385 

 La festa ebbe luogo per dar maggior risalto alla consegna del Breve e diploma spediti dal S. Padre Pio IX, per cui venne conferito il grado di commendatore dell'Ordine di S. Gregorio il Grande al signor Don Francesco Benitez e di Cameriere di S. Santità al nostro parroco dottor Cec-carelli, premiando in questo modo le opere e la sollecitudine che questi signori prestarono per l'impianto del Collegio di S. Nicolas che tutti già conosciamo.


don bosco-la chiesa cattolica e la sua gerarchia.html
  A131000089 

 - San Gregorio Nisseno scrive che per mezzo di Pietro Gesù Cristo diede ai vescovi la chiave dei celestiali onori.

  A131000093 

 Quindi è che sotto Gregorio VII l'anno 1073 si tenne in Roma un concilio, nel quale fu stabilito che d'allora in poi il nome di papa si desse solamente al Romano Pontefice, siccome colui che è il supremo pastore di tutta la Chiesa, il padre di tutti i cristiani, e che riceve la potestà dall'apostolo Pietro, di cui è legittimo successore.

  A131000094 

 - Il Papa prende pure il titolo di Servo dei Servi di Dio, il quale fu cominciato ad usarsi da s. Gregorio Magno per rintuzzare la superbia di Giovanni patriarca di Costantinopoli, chiamato il Digiunatore, il quale arrogavasi il nome di Vescovo Universale.

  A131000105 

 Questi fu s. Gregorio VII eletto papa nel 1073.

  A131000108 

 Finalmente il due febbraio 1271 venne eletto Gregorio X.

  A131000111 

 Per acclamazione dal clero e dal popolo fu eletto Gregorio VII nella basilica lateranese mentre celebrava le esequie del defunto Alessandro II. Per acclamazione in conclave dai cardinali fu pure eletto Paolo IV, Pio IV, Sisto V. L'ultimo papa eletto per acclamazione fu Gregorio XV nel 1621.


don bosco-la pace della chiesa ossia il pontificato di s. eusebio e s. melchiade.html
  A135000007 

 Dopo la morte di Gregorio VII, avvenuta l' anno 1086, fu questo teatro ridotto a fortezza, e chiuso entro le case di un certo Pier Leone, il quale die ivi ricovero a Papa Urbano II l' anno 1099 e in esso morì.

  A135000018 

 S. Gregorio IV dedicollo a tutti i Santi.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139000515 

 Fin da' fanciullo egli aveva mostrato un umore collerico, superbo, ambizioso, sguardo truce, a segno che s. Gregorio di Nazianzo allorchè lo Aide studente in Atene esclamò: che mostro nutre mai l'impero; guai ai cristiani se costui verrà imperatore! Tanto è vero che una buona o cattiva apparenza è talvolta presagio di una buona o cattiva vita.

  A139000732 

 Il diadema passò da Costantino ai Romani Pontefici e S. Gregorio Magno papa ne fece dono alla pia Teodolinda, e costei la presentò alla Basilica di S. Giovanni Battista in Monza.

  A139000734 

 Un altro avvenimento, che merita di non essere dimenticato, fu che, nel medesimo giorno in cui Agilulfo venne incoronato re de' Longobardi, S. Gregorio Magno ossia il Grande fu innalzato alla dignità di Sommo Pontefice.

  A139000745 

 Liutprando cominciò il suo regno coll'aggiungere nuove leggi al codice Longobardo, e Gregorio II cominciò il suo pontificato col provvedere alla sicurezza di Roma, rifacendo a sue spese una parte delle mura della città.

  A139000747 

 All'esecuzione di tal editto si oppose in Roma il pontefice Gregorio, scrivendo anche lettere risentite all'imperatore, ma questi rispose insistendo con più calore, {206 [206]} e minacciando di deporlo dal trono pontificale.

  A139000747 

 Allora Gregorio diramò nella cristianità una lettera che comandava di conservare le imagini divote, e di opporsi all'empio disegno del sovrano.

  A139000747 

 Sdegnato per tale opposizione l'imperatore, mandò più e più volte sicarii a Roma incaricati di uccidere Gregorio; ma il popolo, come seppe insidiata la vita di lui, si sollevò ed uccise anche alcuni dei sicarii.

  A139000748 

 Gl'italiani si erano accesi di tanto sdegno contro Leone, che già disegnavano di nominarsi un altro imperatore; ma Gregorio vi si oppose.

  A139000749 

 Di quest'odio universale contro ai Greci si valse Liutprando per assalire molte città e terre dipendenti dall'impero, e già aveva incominciato ad occupare quelle del ducato Romano, quando Gregorio prese a proteggere queste ultime; ondechè Liutprando ne fece dono al Pontefice affinchè non più ricadessero sotto il dominio imperiale.

  A139000750 

 Già si appressava alla città il re Longobardo, quando Gregorio uscì ad incontrarlo, e gli mostrò il grave suo torto.

  A139000751 

 Poco stante morì Gregorio II, al quale succedette Gregorio III, che in un concilio di 93 vescovi scomunicò gl'Iconoclasti.

  A139000761 

 Ed il popolo? I romani sempre difesero la persona e la vita di Gregorio, e colle armi respinsero i soldati imperiali.

  A139000761 

 Gregorio risolutamente negò di ubbidire, e Leone perfidiando mandò poi ministri per deporre il Papa, mandò sicarii per ucciderlo a tradimento, mandò soldatesche per arrestarlo a viva forza, e per ispogliare le chiese.

  A139000761 

 Infatti Leone lsaurico, come abbiam detto, imperatore d'oriente avendo dichiarato guerra alle sacre immagini pretendeva che il papa Gregorio II le spezzasse in Roma, sperdesse le reliquie dei Martiri e così negasse l'intercessione dei Santi presso Dio.

  A139000772 

 Gregorio terzo, Leone iconoclasta e Carlo Martello morirono nell'anno 741, e Liutprando nel 744.

  A139000844 

 Aveva Ottone riconfermato al Papa il temporale suo dominio sugli Stati della Chiesa, Crescenzio di ciò irritato avendo aspettato che Ottone fosse tornato in Germania, di nuovo prese a tribolare il Papa Gregorio, e nell'anno 997 lo costrinse a fuggire di Roma, e fece investire se stesso del dominio temporale.

  A139000844 

 Venne infatti in Italia l'imperatore Ottone III, ed {234 [234]} avendo processato Crescenzio lo condannò all'esilio, ma il Papa Gregorio V, successore di Giovanni, intercedette per lui, cosicchè rimase in Roma.

  A139000879 

 Toccava a Gregorio VII a porre rimedio a mali così gravi.

  A139000883 

 Contro di lui si volse intrepido Gregorio; scrisse allo stesso Enrico IV minacciandolo della scomunica se non cessava da suoi disordini.

  A139000886 

 Giunto alla fortezza di Canossa, vicino a Reggio, dove trovavasi il Papa, stette tre giorni vestito da penitente; finalmente Gregorio lo accolse e persuaso che fosse pentito de' suoi misfatti, assolvendolo dalla scomunica, celebrò la messa alla sua presenza.

  A139000890 

 Allora Enrico montato in furore, e lasciandosi trasportare ad ogni eccesso perseguitò accanitamente la Chiesa, cercò uno scomunicato al par di lui, lo creò egli stesso Papa, e a mano armata lo condusse in Roma, e costrinse Gregorio a ritirarsi nella fortezza di Castel S. Angelo.

  A139000891 

 Tuttavia i partigiani di Enrico tessendo continue trame contro di Gregorio, esso stimò bene di ritirarsi a Salerno per essere più sicuro.

  A139000893 

 La giusta fama di Gregorio VII difensore della libertà della Chiesa fu per lungo tempo contrastata {248 [248]} dai sovrani d'Europa, ai quali non piaceva la dottrina che un Papa possa scomunicare un regnante; ma i più dotti scrittori riconoscono in questo Papa uno dei più illustri romani pontefici.

  A139000894 

 Pertanto noi Italiani dobbiamo avere questo sommo pontefice in grande ammirazione sia perchè rese, in certa maniera, l'Italia indipendente dagli stranieri, sia perchè d'allora in poi gl'imperatori e i re non ebbero più alcuna influenza sulla elezione dei Romani Pontefici, anzi possiamo dire che dopo Gregorio VII cessò interamente l'influenza straniera sopra gl'Italiani, e fu posto un argine alle invasioni dei barbari.

  A139000940 

 Egli accusava di viltà i suoi antecessori, perchè avevano ceduto all'intrepidezza di Gregorio VII, e si erano lasciati strappare le redini del governo d'Italia.

  A139001108 

 Ma il suo successore, di nome Gregorio XI, ritornò a stabilire la sua Sede in Roma nel 1377, e da allora in poi Roma non è più stata senza Papa.

  A139001109 

 Gregorio fece il suo ingresso a cavallo, e attraversò tutta la città in compagnia di tredici cardinali, e seguito da un popolo innumerevole che non sapeva come esprimere.

  A139001366 

 Gregorio si accorse di tale inconveniente, e nel desiderio di ripararlo radunò in Roma i più rinomati astronomi di quel tempo, cioè quegli uomini che in maniera particolare si erano dedicati a studiare il corso del sole e delle stelle, e i varii loro movimenti, e d'accordo con essi stabilì che ogni quattro secoli ci fosse un giorno bisestile di meno, il quale periodo di tempo giunge appunto a formare un giorno pell'accumulazione degli undici minuti di ciascun anno.

  A139001366 

 In questi medesimi tempi governava la Sede Romana un Papa, di nome Gregorio XIII, il cui pontificato è assai memorabile {404 [404]} per la riforma del calendario, ossia del modo di computare i giorni dell'anno.

  A139001370 

 Il Papa, di nome Paolo V, successore di Gregorio decimoterzo, ne fu gravemente inquieto, ed avvisò più volte i Veneziani che non volessero degenerare da' loro maggiori nelle massime di religione; venissero con lui ad un pacifico accordo senza costringerlo ad usare le censure che sono le punizioni di cui la Chiesa suole servirsi in casi estremi.

  A139001662 

 Compromesso negli affari politici del 1831 si ritirò in terra straniera, donde ritornava dieci anni dopo per promuovere una cospirazione, il cui scopo era, dicevasi, la morte del Sommo Pontefice Gregorio XVI..


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140000475 

 Fin da fanciullo egli lasciava vedere un umore collerico, superbo, ambizioso, ed {129 [129]} uno sguardo truce a segno, che s. Gregorio di Nazianzo, quando scontrassi in lui studente ad Atene, esclamò: Che mostro nutre mai l'impero! guai a' cristiani se costui verrà imperatore! Tanto è vero che una buona o cattiva apparenza è talvolta presagio di una buona o cattiva vita.

  A140000572 

 Papa Gregorio nel 1582 stabilì che vi fosse qualche anno bisestile di meno; e questa riforma dal suo autore si chiamò Gregoriana.

  A140000673 

 Il diadema passò da Costantino ai romani pontefici; e s. Gregorio Magno papa ne fece dono alla pia Teodolinda, la quale lo presentò alla basilica di s. Giovanni Battista in Monza.

  A140000674 

 S. Gregorio Magno, di cui vi ho testè parlato, fu innalzato alla dignità di sommo Pontefice.

  A140000687 

 Liutprando cominciò il suo regno coli'aggiungere nuove leggi al codice Longobardo; e Gregorio II il suo pontificato col provvedere alla sicurezza di Roma, rifacendo a sue spese una.

  A140000689 

 All'esecuzione di queir editto si oppose in Roma il pontefice Gregorio, il quale scrisse anche lettere risentite all'imperatore; ma questi rispose insistendo con più calore, e minacciando di deporlo dal trono pontificale.

  A140000689 

 Allora Gregorio indirizzò ai cristiani una lettera, con cui comandava di conservare le immagini divote, e di opporsi all'empio disegno del sovrano.

  A140000689 

 Sdegnato per questa opposizione l' imperatore spedì più e più volte sicari a Roma, incaricati di uccidere Gregorio; ma il popolo come seppe insidiata la vita di lui, si sollevò ed uccise alcuni dei sicari.

  A140000690 

 Gl'Italiani si erano accesi di tanto sdegno contro Leone, che già disegnavano di nominarsi un altro imperatore, ma Gregorio vi si oppose.

  A140000691 

 Di quest'odio universale contro ai Greci si valse Liutprando {184 [184]} per assalire molte città e terre dipendenti dall'imperatore, e già aveva incominciato ad occupare pur quelle del ducato romano, quando Gregorio prese a proteggere queste ultime.

  A140000692 

 Già si appressava alla città il re Longobardo, quando Gregorio uscì ad incontrarlo, e gli mostro il grave suo torto.

  A140000693 

 Poco appresso morì Gregorio II, e gli succedette Gregorio III, che in un concilio di 93 vescovi scomunicò gli Iconoclasti.

  A140000711 

 Gregorio III, Leone Iconaclasta e Carlo Martello morirono nell'anno 741 e Liutprando nel 744.

  A140000767 

 Crescenzio di ciò irritato, aspettò che Ottone fosse ritornato in Germania, e poscia di nuovo prese a tribolare il papa Gregorio; e nell'anno 997 lo costrinse a fuggire di Roma, investendo se stesso del dominio temporale.

  A140000767 

 Reggeva tuttora l'impero di Germania Ottone II. Egli venne di fatto in Italia, ed avendo processato Crescenzio lo condannò all'esilio; ma il papa Gregorio V, successore di Giovanni, intercedette per lui, cosichè rimase in Roma.

  A140000794 

 Toccava a Gregorio VII porre rimedio a mali così gravi.

  A140000796 

 Contro di lui si volse intrepido Gregorio; scrisse allo stesso Enrico IV. minacciandolo della {214 [214]} scomunica, se non cessava dai suoi disordini.

  A140000798 

 Giunto alla fortezza di Canossa vicino a Reggio, dove trovavasi il Papa, stette tre giorni vestito da penitente; finalmente Gregorio lo accolse, e persuaso che fosse pentito dei suoi misfatti, assoltolo dalla scomunica, celebrò la messa alla sua presenza.

  A140000801 

 Allora Enrico montato in furore, e lasciandosi trasportare ad ogni eccesso perseguitò accanitamente la Chiesa, cercò uno scomunicato al pari di lui, creollo egli stesso papa, ed a mano armata il condusse {215 [215]} in Roma, costringendo Gregorio di ritirarsi nella fortezza di Castel S. Angelo.

  A140000802 

 Tuttavia i partigiani dell'imperatore tessendo continue trame contra Gregorio, questi giudicò bene di ritirarsi a Salerno per essere più sicuro.

  A140000804 

 La giusta fama di Gregorio VII, difensore della libertà della Chiesa, fu per lungo tempo contrastata dai sovrani di Europa, ai quali non piaceva la dottrina che un papa possa scomunicare un regnante; ma i più dotti scrittori riconoscono in questo papa uno dei più illustri pontefici.

  A140000805 

 Pertanto noi Italiani dobbiamo venerare questo Pontefice, sia perchè rese in certa maniera l'Italia indipendente dagli stranieri, sia perchè d'allora in poi gli imperatori e i re non ebbero più alcuna parte nella elezione dei romani pontefici; anzi possiamo dire che dopo Gregorio VII cessò interamente l'influenza straniera sopra gl'Italiani, e fu posto un argine alle invasioni dei barbari.

  A140000841 

 Federico accusava di viltà i suoi antecessori, perchè avevano ceduto all'intrepidezza di Gregorio VII, e si erano lasciati {226 [226]} strappare le redini del governo d'Italia.

  A140000987 

 Gregorio fece il suo ingresso a cavallo, e attraversò la città di Roma in compagnia di tredici cardinali, seguito da un popolo innumerabile, che non sapeva come esprimere la sua allegrezza.

  A140000987 

 Ma Gregorio XI, suo successore, trasferì di nuovo la santa sede in Roma nel 1377; e d'allora in poi Roma più non restò senza papa.

  A140001232 

 Gregorio si accorse di questo inconveniente, e col desiderio di ripararlo radunò in Roma i pia rinomati astronomi di quel tempo.

  A140001232 

 In questi medesimi tempi governava la sede Romana un papa di nome Gregorio XIII, il cui pontificato è assai memorabile per la riforma introdotta sul modo di computare i giorni dell'anno.

  A140001233 

 A Gregorio XIII succedette nel governo della Chiesa Sisto V, di molto umile condizione.

  A140001462 

 Vistosi in pericolo a cagione degli affari politici del 1831, si ritirò in terra straniera, donde ritornava dieci anni dopo, per promuovere una cospirazione, il cui scopo era, dicevasi, la morte del sommo Pontefice Gregorio XVI..

  A140001631 

 In quella grande capitale egli percorse i vari gradi della prelatura, e finalmente nel 21 febbraio 1838 Gregorio XVI lo elevava alla dignità di cardinale di santa Chiesa.

  A140001657 

 In quella congiuntura strinse amicizia coll'abate Mauro Gappellari, assunto poco dopo al Pontificato col nome di Gregorio XVI. Durante quel soggiorno a Roma il Pontefice Pio VII lo esortò ad occuparsi di.

  A140001665 

 Qui fece progresso notabilissimo sotto alla direzione del chiaro Mons. Antonio Traversi, che, amico a Gregorio XVI e da lui chiamato a Roma, mori Patriarca di Costantinopoli.


don bosco-maraviglie della madre di dio.html
  A149000080 

 Circa la metà del secolo terzo viveva s. Gregorio detto taumaturgo per la moltitudine de' miracoli che egli operava.

  A149000080 

 Essendo morto il vescovo di Neocesarea sua patria, s. Fedimo Arcivescovo di Amasea, da cui quella era dipendente, pensava di elevare a quel vescovado s. Gregorio.

  A149000081 

 Grande sbigottimento provò Gregorio quando si vide costretto ad accettare così elevata e pericolosa dignità, tanto più che in quella città vi erano di coloro che facevano un mostruoso miscuglio dei misteri della fede colle ridicole favole dei Gentili.

  A149000081 

 Gregorio pertanto pregò Fedimo a dargli qualche tempo per meglio istruirsi nei sacri misteri, e passava intere le notti nello studio e nella meditazione, raccomandandosi alla SS. Vergine che è la madre della sapienza, e di cui era assai divoto.

  A149000081 

 Quella diocesi adorava ancora le false divinità, e quando fu eletto s. Gregorio non contava in tutto che 17 cristiani.

  A149000083 

 Spiegate queste ed altre altissime dottrine, la visione svanì, e Gregorio scrisse subito le cose imparate e le insegnò costantemente nella sua Chiesa, nè mai lasciava di ringraziare la Beata Vergine che in modo così portentoso lo aveva istruito


don bosco-massimino.html
  A151000229 

 Gregorio XI il 17 gennaio 1377 restituì la residenza papale a Roma nel Vaticano.

  A151000230 

 Gregorio XIII diede principio al palazzo Quirinale, fu il primo che qui morisse nel 1590, ed il primo, le cui ceneri siano state deposte nella vicina chiesa dei ss. Vincenzo e Anastasio, come praticasi tuttora, sebbene i pontefici muoiano al Vaticano.

  A151000230 

 Gregorio XIV stabilì meglio la separazione delle funzioni delle coronazioni e possesso, poiché colla erezione del palazzo Quirinale, era cessato il motivo per cui i papi, dopo coronati in Vaticano, subito si recavano al Laterano pel possesso e vi restavano ad abitare.

  A151000231 

 Gregorio XVI nel lungo suo pontificato circa la metà di ottobre dal Quirinale passava al palazzo Vaticano, poscia nei primi di luglio dal Vaticano recavasi al Quirinale.


don bosco-nove giorni consacrati all-augusta madre del salvatore.html
  A156000113 

 Per auditionem Missae, {68 [320]} dice s. Gregorio Magno, homo liberatur a multis malis et periculis.


don bosco-opera di maria ausiliatrice per le vocazioni allo stato ecclesiastico.html
  A159000051 

 Quegli Associati Sacerdoti, che celebreranno tre Messe pei loro parenti defunti all' Altare stabilito dai Superiori della Congregazione Salesiana guadagnano per essi, pei parenti defunti l' Indulgenza Plenaria che guadagnerebbero celebrando all' Altare di s. Gregorio, oppure di s. Sebastiano fuori le mura di Roma.


don bosco-pratiche divote per l-adorazione del ss. sacramento.html
  A162000018 

 Il Sommo Pontefice Gregorio XIII (10 aprile 1580) concesse l'indulgenza di cinque anni ogni volta che i fedeli cristiani nei giorni festivi {21 [273]} {22 [274]}.


don bosco-regolamento per le case della societa di s. francesco di sales.html
  A165000416 

 Le sentenze, dice s. Gregorio Nazianzeno scrivendo a Nicebolo intorno allo stile epistolare, i proverbi, le massime e le facezie danno grazia ad una lettera.


don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales.html
  A166000019 

 S. Gregorio Magno conchiude che l'ubbidienza conduce al possesso di tutte le altre virtù, e tutte le conserva.


don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales secondo il decreto di approvazione.html
  A167000006 

 guastata la ruota maestra, è guastato tutto il macchinismo, cosi nell' ordine della nostra salvazione errato lo stato andrà errata tutta la vita, come dice S. Gregorio Nazianzeno; e se noi vogliamo accertare la salute eterna bisogna che cerchiamo di seguire la divina vocazione, dove Dio ci apparecchia speciali aiuti con cui poterci salvare.

  A167000038 

 S. Gregorio Magno conchiude che l' ubbidienza conduce al possesso di tutte le altre virtù, e tutte le conserva.


don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per la congregazione speciale.html
  A174000008 

 quantunque giusta la Costituzione di Gregorio XV, che comincia Inscrutabili, anche i Regolari sono soggetti in sette art.

  A174000043 

 Le ultime cui io sappia essere stati concessi i favori per Comunicazione sono quella degli Oblati di Maria, cui Leone XII (12 Settembre 1826) la concedette coi Redentoristi, e l' Istituto della Carità approvato da Gregorio XVI nel 1838.

  A174000059 

 Simile concessione fu già fatta da Gregorio XIII alla Compagnia di Gesù, (22 Septembris 1532) e lo stesso sullodato Pontefice Clemente VIII alcuni mesi dopo al citato Decreto, (Die 23 Novembris 1596) fece al medesimo un'eccezione concedendo alla Congregazione di S. Giovanni Evangelista in Portogallo la facoltà delle Dimissorie ad quemcumque Episcopum.


don bosco-severino.html
  A177000285 

 L'abate Vuarin nelle sue grandi imprese fu costantemente aiutato e diretto dai sommi Pontefici Pio VII, Leone XII, Gregorio XVI, i quali non solamente secondarono il suo zelo, ma gli somministrarono considerevoli somme di denaro per compiere e sostenere tante opere di carità.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1872.html
  A179000121 

 Buzzini Gregorio stud.


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000149 

 D. Diteci qualche cosa di s. Gregorio Taumaturgo?.

  A189000150 

 R. In quella che i martiri col sacrificio della lor vita attestavano la verità di quella fede per cui morivano, altre maraviglie a Dio non men gloriose si operavano da s. Gregorio detto Taumaturgo, ossia operator di miracoli.

  A189000251 

 ° S. Basilio Vescovo di Cesarea in Cappadoccia, e san Gregorio di Nazianzo le cui virtù ed opere contribuirono molto alla rovina dell'arianesimo nell'oriente.

  A189000298 

 D. Parlate del gran Pontefice s. Gregorio I..

  A189000299 

 Gregorio spaventato a questo sentore, si adoprò a {164[322]} tutta possa per dissuadere gli elettori, e riuscito vano ogni suo pretesto travestito fuggì da Roma, e si andò nascondere entro una selva; ma una colonna di fuoco comparsavi sopra lo manifestò al popolo romano, che inconsolabile lo cercava, e dovette accettar la dignità pontificia nel 590.

  A189000299 

 Intanto colto dalla pestilenza morì Pelagio II, e tutti portarono unanimi il pensiero su Gregorio per farne un successore.

  A189000299 

 R. S. Gregorio I Romano detto il {163[321]} Grande, perchè possedeva la santità di Antonio, l'eloquenza di Cipriano, e la sapienza d'Agostino, nacque da nobile e ricchissima famiglia l'anno 540.

  A189000300 

 D. Quali sono i fatti principali di san Gregorio Magno?.

  A189000301 

 S. Gregorio vi mandò quaranta religiosi sotto la scorta di s. Agostino suo discepolo.

  A189000302 

 Così questa grand'isola fu guadagnata a Gesù Cristo per le incessanti cure di Gregorio, il che gli meritò il nome di Apostolo d'Inghilterra.

  A189000302 

 Per dar una forma alla nascente Chiesa d'Inghilterra, s. Agostino per ordine di s. Gregorio fu creato Vescovo, e le sue predicazioni furono sì efficaci che in un sol giorno battezzò in Cantorberì oltre dieci mila persone.

  A189000303 

 D. Accennate alcune altre cose più memorabili di s. Gregorio?.

  A189000304 

 S. Gregorio ordinò a'primi che si dicesse Ave (Dio ti salvi), e a' secondi che si facessero delle croci sulla bocca; onde cessarono le morti subitanee.

  A189000309 

 Nel sesto secolo e nel principio del settimo, s. Gregorio il Grande ordinò, che si desse principio al digiuno quaresimale collo spargere le sacre ceneri sul capo, per ricordar ai fedeli a che sarà un giorno l'uomo ridotto.

  A189000309 

 Papa Sabiniano Toscano, successor di s. Gregorio il Grande, introdusse nella chiesa l'uso delle campane, già prima praticato da s. Paulino di Nola.

  A189000312 

 Da s. Silvestro a s. Gregorio Magno tutti i Romani Pontefici sono onorati come gran santi, di cui la maggior parte si distinse sommamente per travagli sostenuti, e pegli scritti lasciati pel buon regime della Chiesa.

  A189000362 

 e s. Gregorio VIII. s. Pietro {202[360]} Damiani, e s. Brunone fondatore de' Certosini.

  A189000370 

 D. Qual fu il Pontificato di s. Gregorio VII?.

  A189000371 

 Contro di lui s. Gregorio mantenne sempre ferma, ed immobile l'immunità e disciplina ecclesiastica.

  A189000371 

 R. S. Gregorio VII di Toscana detto prima Ildebrando, sin da fanciullo diede {209[367]} segni non dubbii di sua futura grandezza.

  A189000372 

 D. Quale fu la morte di s. Gregorio VII?.

  A189000373 

 Celebrando un giorno la santa messa, fu veduta una colomba scender dal Cielo, che posando sulla destra spalla di s. Gregorio gli adombrava coll'ali distese il capo.

  A189000403 

 Nel nono secolo Gregorio IV ordinò, che da tutta la Chiesa si celebrasse la solennità d'ogni santi.

  A189000428 

 Il Papa Gregorio X avendo stabilito di {249[407]} convocare un Concilio a Lione, vi chiamò espressamente s. Tommaso, il quale partì alla volta di Lione, ma giunto a Piperno vicino a Roma, cadde ammalato, e fu costretto a ritirarsi in un convento di Cisterciesi.

  A189000430 

 Conosciuto il singolar talento e prudenza di lui, fu creato generale del suo ordine, poscia da Clemente IV venne nominato all'Arcivescovado di York in Inghilterra, del che egli atterrito, andò a Roma a gettarsi ai piedi di sua Santità, e gli fece tante istanze, che lo esentò da tal carica, Gregorio X in virtù di assoluta ubbidienza, l'obbligò ad accettar la dignità di Cardinale, e di Vescovo d'Albano.

  A189000432 

 L'imperatore Michele Paleologo mandò con lettere un legato a Gregorio X, protestandosi voler esso con tutti i suoi sudditi far ritorno all'unità cattolica.

  A189000449 

 Quindi è, che essendo i Fiorentini scomunicati per essersi sollevati contro la Chiesa Romana, la nostra santa recossi in Avignone per trattar la loro riconciliazione con Gregorio XI. Il Papa e i Cardinali l'accolsero con tutto quel rispetto che meritava la sua virtù, e fu fatta arbitra della pace che il Santo Padre concedeva ai Fiorentini.

  A189000451 

 Ad istanza di Gregorio XI i Vescovi d'Inghilterra, e soprattutto quello di Cantorberì si opposero coraggiosamente agli imperversanti {267[425]} errori; ma gli eretici fatti baldanzosi, perché favoriti dal re, giunsero fino con barbaro assasinio a toglier la vita al zelante Vescovo di Cantorberì.

  A189000534 

 Gregorio XVI alle moltissime inchieste fattegli dai Vescovi cattolici, dichiarò La Salle venerabile, e ammise la {333[491]} causa di sua beatificazione e canonizzazione.

  A189000551 

 {348[506]} Gregorio XIII intraprese la correzione del calendario romano, sottraendo dieci giorni al mese di ottobre del 1582, e trasportando l'equinozio di primavera dal 11 al 21 di marzo, d' allora in poi tutto il mondo cristiano cominciò a valersi del calendario Gregoriano.

  A189000589 

 R. Il Cardinale Mauro Cappellari di Belluno, città dello stato Veneto, del-l'ordine di s. Benedetto fu scelto a successore di Pio VIII, e prese il nome di Gregorio XVI nel 1831.

  A189000591 

 Le sorelle del Sacro Cuore di Gesù cominciarono a formar comunità religiosa nel 1800, le loro costituzioni vennero poi approvate da Leone XII, e confermate da Gregorio XVI coll' aggiunta di molti privilegi.

  A189000591 

 R. Molte sono le cose, che renderanno sempre mai glorioso il pontificato di Gregorio XVI. Per nostro scopo giova accennare l'approvazione dei tre ordini religiosi: del Sacro Cuore di Gesù, delle Compagne di Gesù, e dell'Istituto di {377[535]} carità.

  A189000594 

 D. Accennate alcuni altri fatti avvenuti sotto il pontificato di Gregorio XVI?.

  A189000606 

 Inoltre la Chiesa cattolica da Gregorio XVI numera i suoi successori fino a s. Pietro ed a Gesù Cristo, i quali tutti in ogni tempo col fatto e colle parole {387[545]} sostennero e professarono quelle stesse verità che leggiamo nel santo Vangelo.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000209 

 S. Gregorio taumaturgo.

  A190000209 

 Tra costoro è celebre s. Gregorio detto Taumaturgo ossia operatore di miracoli.

  A190000341 

 I genitori lo mandarono in età assai giovanile a compiere i suoi studi in Atene dove strinse con s. Gregorio Nazianzeno intima amicizia che per essere fondata sulla virtù durò tutta la loro vita.

  A190000342 

 A ciò ottenere fuggiva ogni sorta di compagni eccetto s. Gregorio col quale conviveva, nè praticava altra via se non quella della chiesa e quella della scuola.

  A190000345 

 Scrisse con somma erudizione, e fra i padri greci nessuno, per testimonianza di s. Gregorio Nazianzeno, spiegò con maggior veracità e chiarezza i libri della Sacra Scrittura.

  A190000346 

 - Amico fedele di s. Basilio fu s. Gregorio Nazianzeno o di Nazianzo città della Cappadocia, per la profonda sua scienza soprannominato il Teologo.

  A190000346 

 S. Gregorio Nazianzeno.

  A190000346 

 Santa Nonna e s. Gregorio suoi genitori ebbero cura che il loro figliuolo colle lettere imparasse il timor di Dio.

  A190000348 

 In queste predicazioni spiegandosi sempre più la santità e la scienza di Gregorio, egli fu creato vescovo sebbene egli avesse sempre fuggita quella dignità.

  A190000353 

 Studiò a Roma, percorse le Gallie, venne a Costantinopoli per essere ammaestrato da s. Gregorio Nazianzeno, e poi passò nel deserto di Calcide in Siria, ove menò vita tutta di austerità, studio e preghiere.

  A190000379 

 - S. Gregorio I, detto il grande per la straordinaria sua santità, eloquenza e sapienza, nacque in Roma da nobile e ricca famiglia.

  A190000379 

 Intanto per una pestilenza morto papa Pelagio II, rimasero unanimi i Romani {182 [182]} nell'eleggere Gregorio per successore.

  A190000379 

 S. Gregorio il grande.

  A190000381 

 Così nello spazio di circa 80 anni questa grande isola fu tutta guadagnata a Gesù Cristo, e s. Gregorio meritò il nome di apostolo d'Inghilterra.

  A190000381 

 S. Gregorio vi mandò quaranta religiosi sotto la presidenza di s. Agostino suo discepolo a predicarvi la fede.

  A190000383 

 Altre cose memorabili di s. Gregorio.

  A190000383 

 S. Gregorio ordinò ai primi che loro si dicesse Ave, (Dio ti salvi), ai secondi che si facessero delle croci sulla bocca.

  A190000388 

 Nel sesto secolo s. Gregorio il grande ordinò che si desse principio al digiuno quaresimale collo spargere le sacre ceneri sul capo de'fedeli.

  A190000404 

 Gregorio risolutamente negò di ubbidire e Leone mandò perfidamente sicarii per ucciderlo a tradimento, e spogliare le chiese.

  A190000404 

 Quando l'imperatore Leone Isaurico, come fu detto, faceva guerra alle sacre imagini, pretendeva che Papa {198 [198]} Gregorio II le spezzasse in Roma stessa, sperdesse le reliquie dei martiri e così negasse l'intercessione dei Santi presso Dio.

  A190000425 

 Contro di lui s. Gregorio mantenne ferma ed immobile l'immunità ecclesiastica.

  A190000425 

 Questi fu s. Gregorio VII, detto prima Ildebrando.

  A190000425 

 S. Gregorio VII.

  A190000426 

 Morte e miracoli di s. Gregorio VII.

  A190000428 

 Celebrando un giorno la santa messa fu veduta una colomba, la quale scesa dal cielo e posando sulla destra di Gregorio, gli adombrava colle ali il capo.

  A190000457 

 Nel nono secolo Gregorio IV ordinò che la solennità d'Ognissanti, già introdotta in Roma nel secolo settimo, fosse celebrata in tutta la Chiesa.

  A190000468 

 Papa Gregorio X lo invitò al concilio Ecumenico da convocarsi in Lione.

  A190000469 

 Gregorio X lo obbligò ad accettare la dignità di cardinale e di vescovo di Albano.

  A190000470 

 Quindi l'imperatore Michele Paleologo mandò con lettera un legato al beato Gregorio X, protestando voler egli con tutti i suoi sudditi fare ritorno all'unità cattolica.

  A190000480 

 Amava grandemente la sua patria, perciò recossi in Avignone per trattare con Gregorio XI la riconciliazione dei Fiorentini che eransi ribellati alla Chiesa.

  A190000486 

 Finalmente il pontefice Gregorio XI potè appagare il voto di tutti i buoni ritornando all'antico domicilio dei papi.

  A190000488 

 Gregorio XI, quel coraggioso pontefice che restituì la sede apostolica all'eterna città di Roma, cessava di vivere nel 1378.

  A190000489 

 Alla morte di questi due pontefici ne furono eletti i successori fino a trovarsi nel medesimo tempo tre papi, cioè Gregorio XII, Giovanni XXIII e Benedetto XIII..

  A190000490 

 Dio permise che questo scisma travagliasse la Chiesa, come si disse, per quarantanni, vale a dire finchè nel Concilio di Costanza Gregorio XII, Giovanni XXIII e Benedetto XIII rinunziando al pontificato, fu eletto il cardinale Ottone Colonna, che prese il nome di Martino V. Questo fatto avveniva nel 1417.

  A190000492 

 Gregorio XI approvò la loro sentenza contro Wiclefo, e la condanna fu poco dopo rinnovata nel concilio di Costanza.

  A190000605 

 Gregorio XVI alle inchieste di molti vescovi cattolici dichiarò il La-Salle venerabile, e ammise la causa di sua beatificazione.

  A190000637 

 Gregorio XIII intraprese la correzione del calendario romano, sottraendo dieci giorni al mese di ottobre del 1582.

  A190000655 

 Gli succedeva il cardinale Mauro Cappellai di Belluno, dell'ordine di s. Benedetto, chiamandosi Gregorio XVI. (Anno 1831).

  A190000656 

 - Fra i molti avvenimenti compiutisi sotto a Gregorio XVI avvi quello che riguarda la così detta Chiesa russa ortodossa.

  A190000658 

 I sovrani della Russia, detti autocrati o padroni assoluti, per qualche tempo lasciarono ai {339 [339]} cattolici libertà di praticare la loro religione; ma poco per volta il sovrano volle anche farsi padrone delle coscienze, e sotto al pontificato di Gregorio XVI le cose giunsero ad un'aperta persecuzione.

  A190000662 

 - Durante questa persecuzione Gregorio XVI non risparmiò sollecitudine per opporre a si gran male il rimedio che poteva.

  A190000662 

 Gregorio XVI e Nicolò di Russia.

  A190000663 

 La morte di Gregorio avvenuta nel 1° giugno 1846 interruppe le trattative che vennero poi condotte a felice compimento dal regnante Pio IX.

  A190000664 

 Alla morte di Gregorio venne pressochè con unanimità di voti proclamato pontefice il 16 giugno 1846, due {343 [343]} giorni appena dopo che i cardinali erano entrati in conclave, e prese il nome di Pio IX.

  A190000665 

 - Pio IX segnalò la sua elezione con un atto di bontà mercè un'amnistia, ovvero generale perdono di tutti coloro che durante il pontificato di Gregorio XVI si erano fatti colpevoli di ribellione contro lo Stato.

  A190000687 

 Gregorio XVI e il regnante Pio IX si mostrarono ambidue zelantissimi promotori di questa opera della Propagazione della Fede, la quale essendo così benedetta dal vicario di G. Cristo, maravigliosamente crebbe e si diffuse per tutta la terra, stampandosene gli Annali in tutte le lingue a molte migliaia di copie.

  A190000699 

 L'Istituto della Carità, fondato dal celebre Antonio Rosmini, fu approvato come ordine religioso da papa Gregorio XVI l'anno 1839.

  A190000700 

 Lo stesso Gregorio negli ultimi anni del suo pontificato approvò l'Istituto di s. Anna e quello delle Penitenti di s. Maria Maddalena.

  A190000907 

 Giulio Cesare lo riformò, Gregorio XIII lo condusse a perfezione.

  A190000907 

 Ma i Russi perchè scismatici rifiutarono di accettare la riforma di Papa Gregorio, e sono in disaccordo col calendario di tutta Europa di circa 15 giorni.

  A190000926 

 Canto Gregoriano o Canto Fermo, è quello istituito da s. Gregorio I nel V secolo.

  A190001113 

 Il Papa s. Gregorio M. per fare intendere agli ecclesiastici, che ogni di dell'anno essi debbono riposare dalle opere secolaresche, e offerire sacrifizi a Dio, volle che nel calendario del Clero tutti i dì della settimana si chiamassero ferie, eccetto le domeniche ed i sabati.

  A190001497 

 S. Gregorio M. l'udì cantare dagli angeli il 25 aprile.

  A190001625 

 Taumaturgo (greco, maravigliosa opera ), santi insigni nell'operare miracoli, come san Gregorio di Neocesarea, s. Antonio di Padova.


don bosco-una famiglia di martiri.html
  A194000091 

 Quest'anno è il primo del Pontificato di Gregorio IX che ci lasciò questo documento in testimonianza perenne che in detto anno si fossero trovate in questa chiesa le reliquie dei Ss. Mario e Marta e di altri, delle quali ivi si lasciò la maggior parte, e il rimanente fu dallo stesso Gregorio collocato sotto al maggiore altare


don bosco-vita dei sommi pontefici s. aniceto s. sotero s. eleutero s. vittore e s. zeffirino.html
  A200000028 

 S. Gregorio, vescovo di Tours, dice che la tonsura fu istituita da s. Pietro in memoria della corona di spine del Salvatore.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. lino s. clemente.html
  A201000030 

 Il primo Papa ad usare la formola servus servorum Dei, fu s. Gregorio Magno nel secolo sesto; e questo fece per abbassare la superbia del patriarca di Costantinopoli il quale si arrogava il titolo di Vescovo Universale.

  A201000035 

 Finalmente Gregorio VII ricusò tale dipendenza dall'Imperatore; e d'allora in poi non si aspettò l'assenso dell' Imperatore per la definitiva consacrazione del Papa.

  A201000037 

 Finalmente Gregorio X nell'anno 1274 in un concilio convocato in Lione stabili il conclave e le leggi in esso da osservarsi.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. ponziano s. antero e s. fabiano.html
  A202000137 

 Le azioni di questi sette vescovi sono a lungo descritte da S. Gregorio vescovo di Tours.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. sisto s. telesforo s. igino s. pio i.html
  A203000034 

 Nell'anno 1584 mentre governava la santa romana chiesa Gregorio decimoterzo, per ordine del papa medesimo fu fatta ricognizione di quelle sacre reliquie.


don bosco-vita del sommo pontefice s. callisto i.html
  A206000064 

 L'anno 740 questa basilica {40 [112]} essendo quasi rovinata fu ricostrutta dal Pontefice Gregorio terzo.

  A206000065 

 Dal cimiterio di S. Calipodio venne di poi trasportato a S. Maria in Transtevere da Gregorio terzo.

  A206000081 

 Gregorio IV nell'anno 828 alzò un monastero vicino a questa chiesa, e fece trasportare presso all'altare i corpi de' santi Callisto, Cornelio, e Calipodio, che prima {57 [129]} giacevano in mezzo della chiesa in un luogo poco decoroso.


don bosco-vita della beata maria degli angeli.html
  A208000042 

 Ai grandi premii, come dice s. Gregorio, non si perviene se non per mezzo di grandi fatiche e travagli.

  A208000079 

 Per ciascuna messa divotamente celebrata, dice s. Girolamo, molte anime escono dal Purgatorio; e s. Gregorio aggiunge, che l' udire divotamente la messa solleva le anime dei fedeli defunti, e rimette i loro peccati.

  A208000119 

 Riteniamo a mente quello che dice s. Gregorio, che ai grandi prendi non si perviene se non per mezzo di grandi travagli.


don bosco-vita di s. giuseppe.html
  A210000142 

 Gregorio XV ed Urbano VIII si adoperarono con appositi decreti a riscuotere il fervore verso questo santo che pareva in alcuni popoli affievolito.

  A210000149 

 Il regnante Pio IX, ampliando le concessioni de' suoi predecessori, specialmente quelle di Gregorio XVI, accordò a' fedeli dell'uno e dell'altro sesso, i quali dopo aver recitali i seguenti ossequii, detti comunemente le sette Allegrezze ed i sette dolori di s. Giuseppe, per sette consecutive domeniche, in qualunque tempo dell'anno, visiteranno, confessati e comunicati, una Chiesa, od Oratorio pubblico, ed ivi pregheranno secondo la sua intenzione: indulgenza Plenaria applicabile ancora alle anime del Purgatorio, in ciascuna di dette domeniche.


don bosco-vita di s. ireneo vescovo di lione e martire.html
  A211000003 

 S. Gregorio di Tours nel I. libro della Storia dei Franchi (cap.

  A211000010 

 S. Gregorio di Tours dice appunto essere stato s. Policarpo, che mandò s. Ireneo a Lione.

  A211000013 

 Quindi s. Gregorio vescovo di Tours nel luogo sopracitato dice che «s.

  A211000033 

 Si ignorano le circostanze del martirio del nostro santo, si ha solo di certo, che nella persecuzione di Severo esso fece sacrifizio della sua vita al Signore per mano del carnefice, come attesta S. Gregorio di Tours, e pare che egli passasse da questo esilio alla gloria del Cielo nell'anno ottantesimo secondo della sua età.

  A211000034 

 S. Gregorio di Tours scrive, il numero dei cristiani scannati in quell'occasione, e dice essere stato sì grande che il sangue scorreva a rivi per le piazze; e se crediamo a ciò che leggesi in una iscrizione, la quale ancora esiste nella chiesa di S. Ireneo a Lione, i cristiani, che in quella sola persecuzione diedero il sangue per Gesù Cristo non furono meno di 12000.


don bosco-vita di s. paolo apostolo.html
  A214000247 

 S. Gregorio Magno ne riferisce molti e assicura che niuno entrava in quel tempio a pregare se non tremando.

  A214000248 

 Gregorio XI fu il primo che in una pubblica calamità quasi costretto dalle preghiere e dalle istanze del popolo di Roma prese il Capo del Santo, lo levò in alto, lo mostrò alla moltitudine che piangeva di tenerezza e di divozione, e sull'istante lo ripose donde lo aveva tolto.


don bosco-vita di san martino vescovo di tours.html
  A216000006 

 È bene eziandio di avvisare il lettore che di quanto siamo per dire intorno {VI [394]} alle azioni di s. Martino non vi è fatto che non sia stato scritto e pubblicato da autori contemporanei; autori che per santità e dottrina sono in credito presso ai medesimi protestanti; come sono Sulpizio Severo; s. Gregorio vescovo di Tours; s. Gregorio Magno papa ed altri molti.

  A216000091 

 Innumerevoli miracoli si operarono al suo sepolcro, di modo che il solo san Gregorio, uno de' suoi successori nel vescovato di Tours, ne raccolse quattro interi volumi.


don bosco-vita di san pietro.html
  A217000233 

 V. Gregorio M. ep.


don bosco-vita e martirio dei sommi pontefici san lucio i e santo stefano i.html
  A220000037 

 Noi non ragliamo parlare della strage orribile fatta da quel morbo micidiale in tutti i paesi; ci limitiamo soltanto ad una provincia dell'Asia detta Ponto, siccome ci lasciò scritto s. Gregorio Nisseno.

  A220000037 

 Questo celebre dottore della Chiesa parlando di san Gregorio Taumaturgo, che allora era vescovo in Neocesarea, principale città di quel regno, ha quanto segue.

  A220000039 

 S. Gregorio Taumaturgo da qualche distanza udì tale diabolica invocazione, e trasportato da vivo zelo per la gloria di Dio e dal medesimo Iddio inspirato mandò un uomo che andasse in mezzo a quella immensa turba, dicendo: aspettate, aspettate, avrete un bell'aiuto: vi sarà dato un sollievo maggiore di quello che vi pensate.

  A220000041 

 Allora fu che quegli infelici ricorsero a s. Gregorio pregandolo {28 [174]} di voler interporre la sua mediazione presso a quel Dio, che egli predicava e che eglino confessavano per solo vero Dio, affinchè li volesse liberare da quel flagello.

  A220000042 

 Dio ascoltò le preghiere del santo vescovo e lo esaudì così: quando compariva lo spettro sopra qualche casa, quelli, che vi abitavano, non avevano altro rimedio per liberarsi dalla morte, che pregar s. Gregorio che vi entrasse egli stesso.

  A220000043 

 Allora s. Gregorio, per dare a Gesù Cristo l'onore a lui dovuto, continuò ad instruire quei gentili nella fede, facendo osservare che i loro peccati erano cagiono di quelle sciagure; che eglino dovevano abbandonare il culto del demonio; adorare il solo vero Dio e riconoscere il suo Divin figliuolo, Signor nostro Gesù Cristo, nel cui nome egli guarivali dal morbo fatale.





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