Carino fratelli, negozianti.

 A lui succedettero Carino e Numeriano suoi figliuoli il cui regno fu molto breve, ma abbastanza lungo perchè la persecuzione contro alla Chiesa potesse procurare il martirio a molti cristiani.

 ( Eufemiano, Carino, Eusebio, coperti da lunghi manti e da larghi cappelli.

 Carino porta la bolla appesa al collo.

 - Ebbene, Carino mio, sei stanco?.

 Cercate di dimenticare imparando a sperare ( indicando Carino ).

 - Bravo! bravo! Viva Carino!.

 - Di Carino?.

 In quel mentre entra Carino, dalla parte opposta a quella in cui si trova Eusebio; egli si sdegna nel vedere quell' azione brutale, ma ritirandosi in fondo al teatro si pone dietro un pilastro ).

 ( Carino si avvicina a Procolo senza essere veduto ).

 ( a parte ) - Se Carino parla, tutto è perduto.

 - Carino mio diletto, quanto erano ingiusti i miei timori! La vostra risoluzione sia benedetta dal cielo; la grazia ne inaffi le tenere radici e la faccia pervenire alla sua maturità! Ma, fanciullo mio, ne avete esaminate tutte le condizioni, tutte le difficoltà, tutti i sacrifizi? Eufemiano vede in voi il primo anello della lunga catena che deve perpetuare il suo nome, e voi volete spezzarlo.

 - Dunque addio! Potess'io sognare intorno a questo splendido domani! ( Carino esce, ed Alessio va nella sua cella ).

 ( uscendo da quel primo sbigottimento, esclama con forza ) - Lascia quella mano, Carino; il suo contatto potrebbe imbrattarli: essa è quella di un ladro.

 Carino, fanciullo del mio cuore, io rimango, quantunque invisibile, presso di te per guidarli.

 - E Carino?.

 - Non più, Carino! Ora comprendo il mistero di questo gran di che arreca alla mia casa, quantunque per una via inattesa, maggior gloria che non gli umani onori.

 Carino e Numeriano, di lui figliuoli, appena riuscirono a salire sul trono, che furono trucidati.

 Carino e Numeriano, di lui figliuoli, riuscirono a salire sul trono, ma tosto furono trucidati.