Don Bosco-Memorie biografiche Vol 09.html |
A009006392 |
[642] V. S. inoltri e presto la sua dimanda al Conte di Menabrea, formolata nel senso ch'ella chiede l'ufficiatura della chiesa del S. Sudario in Roma, che Ella è certa che il governo Pontificio vedrà con piacere tale atto e concessione, e che intanto chiede di sapere quali siano i trattamenti che si farebbero all'ecclesiastico che si adoperasse d'uffiziare la chiesa.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 15.html |
A015005316 |
Io feci chiamare dal Vicario generale Don Bonetti, e lo chiamai pure a me, mi adoperai in tutti i modi acciò esso nell'uffiziare quella cappella non facesse alcuna opposizione al Parroco suddetto e non suscitasse alcun scandalo nella città, ma invano. |
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A015005316 |
Or bene Don Bosco in conformità dell'autorizzazione avutane per iscritto dall'Arcivescovo mandava un suo Salesiano, Don Bonetti, ad uffiziare questa cappella, il quale però fu tosto in urto col Can. |
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A015005316 |
Scrisse lettere impertinenti al parroco, scrisse pure a me con niente rispetto ed io gli tolsi la facoltà di ascoltare le confessioni in Chieri, per cui Don Bosco fu obbligato mandare altro Sacerdote Salesiano ad uffiziare nella Cappella. |
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A015005321 |
Quella cappella dipende da me: non posso io farla uffiziare da altri sacerdoti, sebbene la proprietà sia di Don Bosco e valendomi [712] dei Salesiani, non ho io il diritto di eliminare quelli che si mettono ad urtare col parroco locale e persistono in tumultuosi scandali nella città, e quali siano questi io non ne sono il giudice? Come si dovrà fare con siffatta gente? Fare che si ponga in luce la malafede e la cattiva condotta di questa gente verso l'Arcivescovo. |