Don Bosco-Memorie biografiche Vol 02.html |
A002000236 |
Quelle turbe specialmente che nei dintorni della cittadella, nei prati fuori dazio e nei sobborghi giuocavano in modo sconvenevole, rissavano, bestemmiavano e tenevano turpi discorsi, per non dire di peggio, gli rappresentavano al vivo la verità del sogno fatto a dieci anni e si andava viemmeglio persuadendo quello essere il campo da coltivare additatogli dalla veneranda matrona la Santa Vergine.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 03.html |
A003001568 |
Altra volta accadde che D. Bosco s'inoltrasse soletto in una piazza attigua ad una via delle più popolate di Torino e s'imbattesse in una ciurma di trenta o quaranta mascalzoni che bestemmiavano e tenevano turpi discorsi. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 04.html |
A004002810 |
Turpi commedie, che facevano l'apologia delle più tristi passioni e schernivano perfino il principio della domestica autorità, si recitavano impunemente nei teatri di Torino. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 09.html |
A009003332 |
Se è lasciato libero, abbandonato all'intemperanza e agli altri vizii egli fa diventare l'uomo un giumento il quale in questo stato non sente più, non gusta più le cose di Dio, ma solo i suoi turpi appetiti e li seconda: Homo cum in honore esset non intellexit; comparatus est iumentis insipientibus et similis factus est illis (Psal. XLVIII, 12, 20). |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html |
A010007778 |
Cita pur un altro suo allievo, che uscito dall'Oratorio andò vice - parroco e adesso è sotto processo per cose turpi e perciò guai alla Diocesi di Torino, guai alle Diocesi Subalpine, se la sua Congreg. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 16.html |
A016004597 |
Giacchè, disse Iddio sempreppiù sdegnato, giacchè l'uomo s'è dato a peccati sì nefandi, ad azioni sì turpi, sì laide bruttezze; io stesso farò sopra di lui sentire il peso di mia vendetta. |
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A016004597 |
Sarebbe certamente bastato che Iddio avesse tolto dal mondo l'uomo peccatore; ma quasi che temesse avanzasse ancora qualche rampollo di quella gente iniqua, volle che tutti, eccettuata la sola famiglia di Noè, gli altri anche giusti ed innocenti fossero compresi nello spaventoso gastigo; talchè grandi, piccoli, vecchi, giovani, fanciulli, ricchi superbi umili e poveri tutti vi dovettero soccombere: delebo hominem... ab homine usque ad animantia; anzi gli animali stessi o per aver loro servito d'istrumento a peccare, o solo fosser stati testimoni di lor misfatti, tutti dal primo all'ultimo de' quadrupedi sino agli uccelli; e dagli uccelli sino al più vile degli insetti furono sterminati, a reptili usque ad volucres coeli, - tutti furono sterminati dalla terra, ma in che modo? Eccovi che già si oscura il cielo, dense nubi, tetre caligini tutta ingombrano la terra; saette folgori lampi e fulmini e fulgori strisciano, si scuotono; già più nulla si vede, tutto è tenebre ed oscurità; dirottissima pioggia cade; le cataratte del cielo rotto ogni equilibrio a grosse ruote tramandano giù acque sulla terra; la terra stessa tutta in conquasso dà libero il corso a' fonti che nel suo seno racchiude; e unendosi mari e fonti, cataratte e pioggia insieme tutta coprono la faccia della terra; e gli uomini [597] e i libertini? quei disonesti, quei sensuali, quelli che stimavan tali peccati un picciol male dove sono? Eccoli tutti a pagare il fio di lor turpi nefandità, per lavare le quali vi vuole una smisurata pioggia di quaranta giorni e di quaranta notti; e affinchè il fetore di loro colpe non potesse più farsi sentire, le acque salgono a smisurata altezza su loro corpi fino a sormontare di quindici cubiti le più alte cime dei monti. |