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Se narrando un fatto poco [314] onorevole e controverso io turbassi la fede di un'anima semplice, non è questo indurla in errore? Se io espongo ad una mente rozza il difetto di un membro di una Congregazione, non è vero che in quella nascono dubbii che la inducono a provar repugnanza per l'intera comunità? E questo non è errore? Solo chi ha sott'occhi l'intera storia di due mila anni può vedere che le colpe di uomini anche eminentissimi per nulla offuscano la santità della Chiesa; anzi sono una prova della sua divinità, perchè se si mantenne sempre indefettibile, vuol dire che il braccio di Dio l'ha sempre sostenuta e la sostiene.
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