Don Bosco-Memorie biografiche Vol 02.html |
A002001675 |
Fin da quando ebbe occupata la tettoia trasformata in cappella, suo primo pensiero fu di stabilirsi in quella casa, liberandosi dai pericolosi vicini, poichè eziandio casa Pinardi era luogo d'infamia e di disordine. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html |
A010015168 |
Una scuderia che ivi si trovava fu tosto [1339] ristorata e trasformata in cappella, un'altra stanza è destinata a scuola e il giorno 31 dello stesso mese di maggio, con l'autorizzazione del Vescovo, è celebrata la prima messa nella nuova cappella ed il Patronato resta stabilito. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 12.html |
A012002421 |
Ma allora dovendosi ripetere il Phasmatoníces nella sala di studio trasformata in teatro, i giovani stavano a studiare nelle scuole, sicchè ci volevano almeno sette assistenti: ecco perchè fu necessario ancora una volta fare la conferenza generale a notte avanzata.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 16.html |
A016000968 |
Come fa bene il contatto di un Santo! Dopo quella visita di Don Bosco, a me sembrava di sentirmi come trasformata".. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 18.html |
A018000141 |
Il chierico Viglietti non senza difficoltà era riuscito a ottenere che la stanza attigua alla sala d'aspetto fosse trasformata in cappella [24] con il suo bel altare, e la sera di S. Francesco, venuto il cardinale Alimonda a intrattenersi col Servo di Dio, il segretario espose a Sua Eminenza quanto piacere procurerebbe a tutta la casa, se si degnasse di benedire altare e cappella. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 19.html |
A019000242 |
La quale casa, o piuttosto spelonca, trasformata nel corso di una sola settimana in decente edificio lo stesso Servo di Dio, con la debita autorizzazione, benedisse solennemente e dedicò a Dio Ottimo Massimo in onore di San Fracesco di Sales la domenica 12 aprile del 1846. |
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A019000502 |
L'Economo Generale Don Giraudi, che sovrintendeva a tutte le attività valsalicesi di quei giorni, vedendo tanta folla desiderosa di venerare le reliquie del Beato, non ebbe cuore di mandarla via insoddisfatta; perciò, organizzato un servizio d'ordine e accordatosi con i responsabili della tutela canonica, riaperse per tempo [127] i battenti della sala, che pareva trasformata in una serra di olezzanti fiori.. |
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A019001384 |
Il refettorio, nel quale il giovane sacerdote lombardo sedette allora a mensa col Santo, corrispondeva esattamente al vano dell'ormai famosa tettoia, trasformata ottantotto anni innanzi in povera cappella e tornata oggi la graziosa chiesina che conserva il nome del vecchio proprietario. |