Don Bosco-Memorie biografiche Vol 15.html |
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Il conte Du Bourg, che tante volte lo aveva incontrato presso i De Maistre, diceva al canonico Tournier [428] che egli si mise tranquillamente a tavola col suo dolce sorriso, come se fosse in casa De Maistre a Torino o a Borgo Cornalense e che carezzò e benedisse i fanciulli e secondo le sue abitudini mortificate si cibò più di amor divino che di vivande.. |
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[422] Togliamo la citazione da CHAN. CLEMENT TOURNIER, Doyen de Saint-Sernin, Le Bienheureux Dom Bosco à Toulouse. |
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[426] TOURNIER, I. c., pag. 57.. |
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[429] Nell'opuscolo citato, a pagina 67, il Tournier dopo aver detto alcuni motivi che dovevano rendere gradito a Don Bosco il poter innalzare colà una preghiera all'Angelo delle scuole, ha una divagazioncella che vale la pena di riferire: "Une pensée plus intime a peut-être concouru à déterminer sa démarche. |
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[431] Nella monografia del Tournier vi é un'appendice con l'elenco nominativo di tutti gli oblatori; vi figura anche il Cardinale per franchi 25.. |
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[434] Il Tournier, rievocando questo avvenimento in una sua conferenza ( Les Ubaldini de Toscane, Dante et Toulouse: Toulouse, Andrau et Laporte, 1933 pag. 48), scrive che allora "les reliques du doux bienheureux Don Bosco, recues (...) avec les honneurs du triomphe, vinrent apporter leur parfum de pacifique sainteté.". |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 18.html |
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Il già suo segretario [53] ospite anche lui della nobile famiglia, scriveva al canonico Tournier di Tolosa nell'anno della beatificazione [54]: "Furono giorni preziosi quelli nei quali potei vedere il santo, parlargli, mangiare alla sua mensa. |
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CLÉMENT TOURNIER, Le bienheureux Don Bosco à Toulouse. |