Parola «Tommaseo» [ Frequenza = 22 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 04.html
  A004000716 

 I commensali erano circa trenta e fra questi Nicolò Tommaseo, il poeta e romanziere Grossi, il napoletano Roggero Bonghi, e il medico Carlo Luigi Farini di Russi; e altri che poi figurarono nelle rivoluzioni italiane.

  A004000721 

 - Un altro aveva ammirato D. Bosco; Nicolò Tommaseo..

  A004001578 

 L'invidia, camuffata da zelo, è definita dal Tommaseo: "Ammirazione repressa da odio e da tristezza"..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 05.html
  A005000591 

 Di questi fatti gloriosi per D. Bosco abbiamo memoria in un foglio a lui indirizzato in quel tempo da Nicolò Tommaseo, che in quest'anno era venuto a stabilirsi in Torino, ove dimorò fino al 1859:.

  A005000599 

 N. TOMMASEO..

  A005000601 

 Era Nicolò Tommaseo, il quale seguendo D. Bosco, in quel mentre gli diceva: CaroSig. D. Bosco, sono lieto di poterle dire 'che lei trovò uno stile facile, il vero modo di spiegare al popolo le sue idee in maniera che le intenda.

  A005000601 

 Il Tommaseo veniva talora a visitare D. Bosco, col quale aveva comuni gli amici, l'Abate Rosmini e il Marchese Gustavo di Cavour.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 06.html
  A006000029 

 CAPO XXI. D. Bosco trasmette al re Vittorio Emanuele una lettera di Pio IX - Il Clero escluso dai Consigli Provinciali e Comunali - Articolo della Gazzetta del Popolo contro la storia d'Italia di D. Bosco - Giudizio di Nicolò Tommaseo e della Civiltà Cattolica su questa istoria - Letture Cattoliche.

  A006001755 

 È questi Nicolò Tommaseo di cui troviamo nel L'Istitutore il seguente articolo sulla Storia di D. Bosco:.

  A006001762 

 [294] Nicolò Tommaseo, illustre letterato, che così bene scriveva di D. Bosco, venendo a Torino non tralasciava mai di recarsi presso di lui a richiederlo anche di consigli, tanta era la stima che gli professava..

  A006001763 

 Prima del Tommaseo la Civiltà Cattolica, anno VIII, serie III, vol. V, pag. 482 aveva pubblicato il seguente giudizio:.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 07.html
  A007002783 

 Non vogliamo tuttavia pretermettere che i pregi grandissimi di questa storia riscossero le più lusinghiere lodi non solo dalla Civiltà Cattolica, che la encomiò più volte e, non è ancora gran tempo, con uno di que' suoi incomparabili articoli; ma eziandio da un uomo il cui giudizio quanto meno è sospetto, tanto è più autorevole, massime in questa materia, vogliamo dire dell'IllustreSig. Nicolò Tommaseo.

  A007003350 

 Aveva letto la Storia d'Italia ad uso della gioventù, stampata da D. Bosco ed aveva ascritto a pochezza d'ingegno ed a lieve coltura, quello che era aurea semplicità di stile e di dettato, come ebbe a dirne il Tommaseo.

  A007003558 

 Essa fu presa ad esame e lodata da uomini competenti in materia, e tra gli altri da Nicolò Tommaseo.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html
  A010005993 

 Eppure ne fanno prova di ciò varii suoi scritti, fra i quali uno di grande importanza: la Storia d'Italia raccontata alla gioventù, assai commendata dal celebre Tommaseo, il quale visita spesso D. Bosco..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 16.html
  A016004662 

 Dice l'articolo che il Rosmini a Stresa imbandì un banchetto a una trentina di persone, scienziati e filosofi suoi amici, tra' quali il Tommaseo, il Bonghi, il Grossi, il Farini, e invitò anche Don Bosco che di quei giorni era suo ospite.

  A016004665 

 Quanto poi al Tommaseo è certo che, se il convito ci fu, egli non ci poteva essere, perchè la prima volta che il Tommaseo visitò il Rosmini a Stresa fu nel Marzo 1855 quando il Rosmini giaceva infermo dell'infermità che doveva condurlo al sepolcro.

  A016004668 

 E il Tommaseo non era presente!.

  A016004668 

 Finalmente il racconto conchiude così: "Un altro aveva ammirato Don Bosco: Niccolò Tommaseo".

  A016007313 

 Parole di Niccolò Tommaseo ecc.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 17.html
  A017000934 

 Spiaceva immensamente al giornalista vedere dal Tommaseo raccomandata alle scuole "l'infamia " di un libro siffatto e per iscagionarne il fiero dalmata ricorreva alla doppia ipotesi che o egli avesse avuto le traveggole o la sua "commendatizia" fosse "un mero e fraudolento ritrovato del Don Bosco ".





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