Don Bosco-Memorie biografiche Vol 16.html |
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Qualora poi vogliate suppormi un peccatore, che soffocato ogni rimorso di coscienza, oscurato ogni lume di ragione e di buon senso, viva in pace e prosperità, oh! misero costui! li Signore permette che goda questa apparente felicità e nel momento che egli stima esserne già in possesso, che già va gridando pace e sicurezza, pax et securitas, egli è appunto allora che Iddio, stanco dal soffrire oltraggi e insulti, arma l'onnipotente sua destra, taglia il filo dei suoi giorni, ed improvviso il nostro peccatore è portato dalla vita alla morte, dal tempo all'eternità, dalle sozze sue delizie alle pene terribili dell'inferno: cum dixerit pax et securitas, lune repentinus superveniet interitus; sono parole infallibili dello Spirito Santo.. |
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Determina il giorno e l'ora dell'ultimo suo misfatto, scrive un biglietto che esprimeva amar meglio patire i tormenti dell'inferno, che quelli della vita presente, prende e beve il prussico, che è il più fino dei veleni, il quale nemmen potè inghiottire che tosto gli diè la morte; questa è la pace e la tranquillità del disonesto: cum dixerit pax et securitas, tunc repentinus superveniet interitus.. |