A013004578
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Il canonico Sona, che subodorava occulti maneggi per ottenere la chiusura dell'oratorio a lui [704] tanto caro, vivamente raccomandò alla carità e prudenza di Don Bonetti e " molto più ancora alla carità e prudenza e magnanimità e fortezza del Reverendissimo Don Bosco ", che non si perdessero d'animo nè togliessero ai Chieresi tanto benefizio sol per cagione di siffatte contrarietà, sollevate dal demonio; dava poi a Don Bonetti utili informazioni, esortandolo a conservare tutte le lettere che si erano scritte o si scriverebbero da ambe le parti in quella controversia per le possibilità future di questioni giuridiche.
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