Don Bosco-Memorie biografiche Vol 15.html |
A015005758 |
3° Con la Morale di S. Alfonso de' Liguori, che trovava troppo larga, ed in conseguenza distruggendo una delle più belle e pel Piemonte più proficue istituzioni, qual era il Convitto Ecclesiastico per lo studio della Morale, che sbandì i rigori del Giansenismo dal Piemonte stesso, e ch'era fondazione d'uomini insigni per dottrina e santità, quali furono il Teol. Guala e Don Giuseppe Cafasso; e quindi lo sfratto dato al grande Moralista Teol. G. B. Bertagna, ora Vescovo titolare di Cafarnao. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 16.html |
A016000575 |
Un po' men noto è che per la questione rosminiana sbandì dall'archidiocesi il valoroso pubblicista Don Tinetti, diocesano d'Ivrea, divenuto poi direttore dell'Unità Cattolica, di cui prima era redattore; se la prese col teologo Margotti, che per liberarsi da tante noie cedette al fratello Stefano la proprietà del giornale; scrisse perfino una lettera assai risentita al padre Beckis, Generale dei Gesuiti [83]. |