Don Bosco-Memorie biografiche Vol 09.html |
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Procedeva in linea retta serpeggiando e tentennando un poco senza perder nulla di sua perfetta rotondità con una velocità pari a quella d'un passero che all'imbrunir del giorno vola via da una abitazione all'altra a cercar ricovero per la notte. |
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"Dopo cena, egli scrive, mentre mi trovavo circondato da qualche giovane presso il muro dei legatori, ecco, con mia sorpresa, che altri gruppi di giovani a me vicini si mettono a gridare: - Ecco! ecco! quel che c'è! - Guardai e veniva su un globo grosso come una boccia più che mediocre e della stessa rotondità. |