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Prima di partire, si recò due volte all'Oratorio per esporre a Don Bosco come lasciava le cose; ed essendo egli assente, appena tornata a Roma, gli scriveva: [1158] Consultato per questo incidente l'egregio Abate Botto, mio confessore fin dall'infanzia, mi consigliò, che ove ora non potessi venir a capo di rinvenire quelle carte e valori, a non rivolgermi ai Tribunali e intentare un processo che sarebbe stato clamoroso, oltre allo scandalo derivante dai giornali, che ne avrebbero fatto argomento di articoli risalenti a grave detrimento del Sacerdozio..
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