A015003610
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Don Paolo Orioli, della diocesi di Mantova, era cappellano-curato nella parrocchia di Canneto, quando, rimasta [561] vacante quella di Paludano, la popolazione, sobillata da chi avrebbe voluto formare una Chiesa Nazionale Italiana cominciando dalla diocesi di Mantova, ripudiò il legittimo parroco eletto dal Vescovo e con una sottoscrizione a rogito notarile elesse a tenue maggioranza lui, che accettò, s'intruse e, se dall'Autorità civile non fu riconosciuto parroco, si ritenne però come una specie di economo spirituale con uso della casa canonica e con assegno sulla prebenda.
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