A012002553
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L'indomani poi arrivò al "Signor Prefetto alla Casa dell'Oratorio di D. Bosco" una lettera, in cui si diceva: "S. E. Rev. Monsignore Arcivescovo mi incarica di avvertire la S. V. molto Rev. del vivo dispiacere che prova nel sapere che ieri nella Chiesa di Maria Ausiliatrice si è lasciato celebrare solennemente un Sacerdote straniero, e di più con distintivi prelatizi, senza prima averne ottenuto esplicita licenza da esso Monsignor Arcivescovo, siccome era necessario per non offendere le leggi ecclesiastiche; e ciò tanto più in quanto è contro il costume costante di quest'Archidiocesi, che un ecclesiastico, non vescovo, usi nella celebrazione dei sacri riti, Solenni o non Solenni alcuni dei distintivi prelatizi, siccome consta dal fatto di varii sacerdoti di quest'Archidiocesi insigniti del titolo di Monsignore, e più o meno degli onori annessi a siffatto titolo, e non ne usano mai perchè loro manca il permesso dell'Arcivescovo.
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