A015003610
|
Don Paolo Orioli, della diocesi di Mantova, era cappellano-curato nella parrocchia di Canneto, quando, rimasta [561] vacante quella di Paludano, la popolazione, sobillata da chi avrebbe voluto formare una Chiesa Nazionale Italiana cominciando dalla diocesi di Mantova, ripudiò il legittimo parroco eletto dal Vescovo e con una sottoscrizione a rogito notarile elesse a tenue maggioranza lui, che accettò, s'intruse e, se dall'Autorità civile non fu riconosciuto parroco, si ritenne però come una specie di economo spirituale con uso della casa canonica e con assegno sulla prebenda.
|
A015003610
|
Nel 1876 un decreto ministeriale portò l'assegno da lire ottocento a duemila, somma corrispondente alla metà della prebenda, mentre l'altra metà fu accordata alla fabbriceria, che nella mente del Governo rappresentava la parrocchia, per ispese di culto, di scuola, di beneficenza..
|