Don Bosco-Memorie biografiche Vol 16.html |
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Che parole son queste mai? t dunque Dio soggetto a mutazione, a dolore, a pentimento? Sì proprio; ebbenchè sia Egli in se stesso immutabile, impassibile; pure sì grande è l'ingiuria che gli si reca col peccato di sensualità; che a nostra maniera d'intendere, se fosse possibile, moverebbe lo stesso Dio a pentimento, gli cagionerebbe amarissimo dolore; locchè Iddio non manifestò pegli altri delitti anche i più enormi: de nullo peccato legitur dixisse Deum, quod poenituit fecisse hominem nisi de peccato carnis; son parole del Massimo Dottore S. Girolamo. |
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Onde non la disubbidienza di Adamo, non il fratricidio di Caino, nè le molte prevaricazioni del popolo d'Israelle; nemmeno il Deicidio commesso nella maniera più esecranda ed infame sulla persona del Salvatore poterono giammai far uscire di bocca a Dio espressioni di sì vivo risentimento: de nullo peccato legitur dixisse Deum, quod poenituit fecisse hominem nisi de peccato carnis. |
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E così tutto il mondo andò naufrago per più di 150 giorni in un diluvio universale per lavare le sozzure delle commesse disonestà; de nullo peccato legitur dixisse Deum, quod poenituit lecisse hominem nisi de peccato carnis, pro quo (che spaventose parole!) totum mundum diluvio delevii. |