Don Bosco-Memorie biografiche Vol 13.html |
A013002038 |
Don Lazzero obbedì prontamente, scrivendo il 24: "D. Perenchio trovasi in questa casa da 12 giorni. |
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A013002038 |
Or ecco che ai 22 di agosto Don Giuseppe Lazzero, vicedirettore dell'Oratorio, ricevette per mezzo del canonico Chiaverotti segretario l'ordine di notificare alla Curia se il Don Perenchio si trovasse nell'Oratorio, se vi dicesse la Messa e da quanto tempo fosse presso la Congregazione Salesiana. Don Lazzero rispose: "sì, D. Perenchio [332] trovasi fra noi da alcuni giorni. |
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A013002038 |
Un certo Don Perenchio della diocesi d'Ivrea si presentò il 17 agosto all'Oratorio per farsi Salesiano. |
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A013002039 |
E per ben comprendere la posizione di Don Perenchio si tenga presente: 1° Che risultava abbastanza essere egli immune da censura. |
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A013002041 |
"a Don Rua o a chi per esso" una terza ingiunzione: non si lasciasse celebrare Don Perenchio, perchè sfornito delle carte necessarie; l'essere accettato come novizio nella Congregazione non dargli il diritto di celebrare, se vi entra in modo irregolare, cioè senza testimoniali del suo Vescovo. |
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A013002042 |
Come mai dalla Curia di Torino erasi avuta notizia della presenza del prete estradiocesano nell'Oratorio? A quanto allora si asserì, appena partito il Don Perenchio dalla sua diocesi, la Curia d'Ivrea aveva spedito a quella di Torino un decreto di sospensione a divinis contro di lui con questa motivazione: quem constat esse reum maleficiorum. Al decreto andava unita una lettera, in cui si chiedeva licenza d'intimarglielo per mezzo del Cursore della Curia torinese. |
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A013002042 |
Dove, quando, da chi questa intimazione fu eseguita? I Salesiani non lo seppero mai; Don Perenchio interrogato affermò di non averla mai ricevuta. |
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A013002042 |
Nonostante tutto, Don Lazzero, d'accordo con Don Rua, diede ordine a Don Perenchio di cessare subito dalla celebrazione della santa Messa e, perchè la cosa non destasse ammirazione, lo mandò a Sampierdarena.. |
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A013002047 |
Riguardo poi al D. Perenchio di altra diocesi che come novizio non ha diritto di celebrare perchè senza i testimoniali dei suo vescovo, prego V. S. a dirmi, se havvi qualche sacro Canone, o legge ecclesiastica in forza di cui: 1° Una Congregazione ecclesiastica definitivamente approvata dalla Chiesa debba dar conto all'Ordinario diocesano dell'interna amministrazione e dare nota dei documenti, che ha o non ha ricevuto per la sua accettazione, tanto più che molti ordini religiosi sono dispensati dalle lettere testimoniali.. |
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A013002049 |
Mentre con rispetto attendo questi due schiarimenti, mi fo dovere di assicurare S. E. in ossequio all'autorità sua, che il mentovato D. Perenchio ha già cessato di celebrare questa mattina; ed egli stesso [335] penserà a far valere i motivi, che secondo lui avrebbero dovuto essere bilanciati prima di tale misura. |
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A013002058 |
Con la medesima data scrisse al cardinal Ferrieri una lettera, nella quale chiamava in colpa Don Bosco per tre cose: perchè non chiedeva mai nè a lui nè al Vescovo d'Ivrea, nè ad altri Vescovi le testimoniali a favore dei loro diocesani da ammettere nella Congregazione; perchè scaldava le immaginazioni dei giovani, suggestionandoli a fine di attirarli a sè; per il caso Perenchio. |
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A013002065 |
2° Testè avendo avuto notizia che il sacerdote Perenchio Giovanni d'Ivrea era stato ricevuto nella Congregazione Salesiana, per mezzo del suo segretario Canonico Chiaverotti intimò al Direttore della Casa Madre, o a chi per lui, di non lasciarlo più celebrare in alcuna chiesa, la quale proibizione fu estesa eziandio a tutti i Salesiani o almeno a tutti i sacerdoti della predetta Comunità di celebrare fuori delle chiese non istrettamente della loro Congregazione.. |
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A013002071 |
Per evitare scandali il sacerdote Perenchio non ha più celebrato, come più non celebrarono i Salesiani fuori delle loro chiese.. |
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A013002074 |
1° Se Sua Eccellenza Monsignor Gastaldi poteva legittimamente farsi giudice sulla valida ammissione del Perenchio al Noviziato; ed in caso che ciò potesse, se non dovea prima chiamare il superiore a dare le sue ragioni.. |
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A013002086 |
si aggiungevano solo per dire che quand'anche il Don Perenchio fosse stato novizio in tutta regola, od anche professo, l'Arcivescovo poteva proibirgli di celebrare la Messa nelle, [340] chiese della diocesi, siccome poteva proibirla a qualunque regolare. |
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A013002178 |
Subito dopo veniva la storia di Don Perenchio, indi quella delle Messe. |
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A013002241 |
Il primo documento fu questa dichiarazione, ottenuta da Don Perenchio, da cui era venuta prima mali labes.. |
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A013002248 |
GIOVANNI PERENCHIO. |
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A013002446 |
Infatti Don Vespignani, che avvicinava di continuo i Superiori della casa, non che la massima parte dei confratelli, negli uffici, a mensa e durante la ricreazione, ne ebbe si poco' sentore, che, interrogato da noi sull'affare di Don Perenchio e delle Messe e sulla sospensione di Don Lazzero, ci assicurò con sua e nostra meraviglia essere la prima volta che ne udiva parlare. |
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A013008194 |
Sotto CONSEGUENZE il 1° capoverso fu modificato così: "Per evitare pubblicità e scandali fu tostamente inviata una lettera a tutte le chiese cui si prestava servizio, affinchè si munissero del voluto permesso, ed il sacerdote Perenchio non ha più celebrato nella chiesa della Congregazione, come più non celebrarono i Salesiani fuori delle loro chiese". |