Don Bosco-Memorie biografiche Vol 18.html |
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I nostri Cileni cascarono dalle nuvole incontrando, novizio salesiano, un loro connazionale assai conosciuto in tutto il Cile per le sue pubblicazioni d'argomento religioso, per l'importanza della sua famiglia e per il suo zelo sacerdotale: vogliamo dire Don Camillo Ortúzar di Santiago. |
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Don Ortúzar, che non aveva dato importanza alle parole udite [420] poco avanti, ritornava di quando in quando sull'argomento dei Gesuiti e del noviziato; ma Don Bosco gli susurrava sempre lo stesso ritornello: - Pane, lavoro e paradiso: ecco tre cose che le posso offrire io in nome del Signore. |
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Don Camillo Ortúzar visse fra noi in sì umile e schietta semplicità, che nessuno, vedendolo e praticandolo, avrebbe potuto mai sospettare nè degli alti uffici da lui sostenuti in patria nè tanto meno del vero motivo che l'aveva indotto ad [421] abbandonare la città nativa ed era la ferma volontà di sottrarsi definitivamente al più volte incorso pericolo dell'episcopato [325].. |
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[325] Nel 1903 uscì a Sarrià una bella vitina (DIEGO DE CASTRO, Biografia de Don Camillo Ortúzar, P.bro de la Ma Societad de San Francisco da Sales).. |