A002001056
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Il dotto Canonico acconsentì; scrisse e stampò le memorie storiche dei tre confessori della fede, e dopo lungo studio concluse: ignorarsi il luogo preciso del loro martirio; ma sapersi certamente che si erano ricoverati fuori delle porte della città, presso il fiume Dora, e che furono scoperti e uccisi dai carnefici presso il loro nascondiglio: il vasto tratto che dalle mura di Torino si estende verso la Dora a ponente dei borgo di questo nome, nei tempi antichi essere stato chiamato in latine, vallis o vallum occisorum, la valle o vallata degli uccisi, ed ora Val d'occo dalle prime sillabe di tali parole; e ciò forse in allusione ai martiri quivi uccisi; essere poi certissimo questo tratto di terreno evidentemente la benedizione di Dio per i meravigliosi istituti di carità e di pietà che vi sono sorti, indizio questo pure di essere stato innaffiato dal sangue di quei valorosi cristiani.
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