Don Bosco-Memorie biografiche Vol 01.html |
A001000179 |
E primo tumultuò l'esercito napoletano, nel quale molti ufficiali e soldati erano massoni. |
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A001000180 |
Le decisioni prese furono [7] che, sgombrate le città lombarde dalle guarnigioni tedesche andate nel napoletano, l'esercito piemontese discenderebbe in Lombardia per soccorrere i rivoltosi, i quali si sarebbero affrettati a prendere le armi, e che in Roma si proclamerebbe la Repubblica. |
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A001000187 |
Nel 1833 risolveva di fare entrare qualche migliaio di settarii in Savoia, corrompere le milizie piemontesi e con queste minacciare l'Austria, mentre l'esercito napoletano ribellato doveva correre su Roma, impadronirsi dei beni dei clero e dei nobili e proclamare l'Italia una e libera. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 04.html |
A004000716 |
I commensali erano circa trenta e fra questi Nicolò Tommaseo, il poeta e romanziere Grossi, il napoletano Roggero Bonghi, e il medico Carlo Luigi Farini di Russi; e altri che poi figurarono nelle rivoluzioni italiane. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 06.html |
A006000060 |
- La trigesima di D. Cafasso a S. Francesco d'Assisi: D. Bosco legge l'orazione funebre: suo continuo ricordo del caro benefattore - Garibaldi a Napoli - Invasione dei Piemontesi nelle Marche e nell'Umbria: battaglia di Castelfidardo e presa d'Ancona - Consiglio di D. Bosco; per i soldati che partivano per quella guerra - Il Card. De Angelis prigioniero in Torino - L'esercito piemontese nel Napoletano: vittoria al Garigliano e occupazione di Capua - Le sorti dell'Austria. 242. |
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A006000901 |
Il soldato Agesilao Milano tentava di uccidere con un colpo di baionetta Ferdinando II, e varie torme armate sbarcavano sulle coste del Napoletano; ma capitavano male.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 07.html |
A007001264 |
Il Generale La Marmora, avuto di ciò notizia, rinforzate le guarnigioni di molte migliaia di soldati, bandì lo stato d'assedio in tutte le provincie del Napoletano, eseguendo gli ordini ricevuti da Torino.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 08.html |
A008003211 |
[358] Quindi la legge fu attuata con implacabile rigore contro i Vescovi e altri prelati del Napoletano, indicati come sospetti: Il Questore, chiamatili a sè, intimò loro l'ordine di partire subito, quali alla volta di Roma, quali per Marsiglia, senza dare ad essi il tempo di provvedere alle proprie faccende domestiche, senza riguardo allo stato di sanità, all'età cadente, alla loro povertà, o dignità, senza addurre un minimo motivo che giustificasse tale violazione di ogni diritto. |
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A008003212 |
Nè solo nel Napoletano, ma anche in altre parti del regno si usavano tali rigori colle persone di chiesa. |
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A008003215 |
Ben tosto parecchi altri Vescovi del Napoletano, delle Marche, delle Romagne e della Lombardia videro violato sacrilegamente il loro domicilio, frugate le loro carte, messa sossopra ogni cosa da fastidiose inquisizioni; e poi furono mandati a confino assai lungi delle loro diocesi senza che nulla si fosse potuto rinvenire che desse appiglio ad accusa fiscale. |
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A008005111 |
DAI numerosi fasci di lettere che si conservano nei nostri archivii si vede come D. Bosco fosse in corrispondenza colla primaria nobiltà del Veneto, della Lombardia, della Liguria, di Parma, di Modena, della Toscana, e di tutta l'Italia Centrale e anche di qualche regione del Napoletano. |
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A008005140 |
A Napoli il caro dei viveri aveva raggiunto il doppio degli anni precedenti, e nel Napoletano la miseria uccideva o faceva uccidere. |
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A008007996 |
- Il colera infierisce già in diverse parti d'Italia, nel Canavesano, nella Lombardia, nel Napoletano. |
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A008008465 |
Don Bosco per parte sua accoglieva parecchi orfani da Sassari, e dal Napoletano e dieci da Tortorigi in Sicilia e da altri paesi.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 09.html |
A009004547 |
Quindi questa si diffuse in molti paesi del Piemonte, del Bergamasco, della Liguria, dell'Emilia, della Toscana, del Napoletano. |
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A009004555 |
Il morbo si dilatava invece nel Napoletano, nella Toscana e nel Piemonte. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 12.html |
A012005479 |
Una corrispondenza romana dell' Unità Cattolica, scritta in quel giorno stesso e pubblicata nel numero dell'11 diceva: "Il [Nicotera] recossi nelle provincie settentrionali, che dicevansi la cittadella dei destri, ad accalappiare i minchioni, col fare il santusse con Don Bosco ed al Cottolengo, e il monarchico con Vittorio Emanuele... Bisogna leggere il Bersagliere di stamane, che è l'organo del barone napoletano, per trovarvi l'eco della divozione del proprio padrone; egli ce lo descrive che scende dal treno inaugurale di Lanzo e assiste alla sua benedizione, e poi si allinea col pio corteggio dietro il chierichetto portante la croce astile, egli che ieri solamente ha proibite tutte le processioni religiose, e quindi si sprofondò in complimenti a Don Bosco, il miracoloso sacerdote, e via via un mondo di simili sguaiatezze, che metterebbero nausea ad uno stomaco di bronzo".. |