Per il pranzo delle dodici accettò l'invito dei signori di Montigny, che dopo lo tennero a conversazione [43] almeno un paio d'ore.

 Il Signor Alfredo di Montigny, ricco e generoso cattolico di Lille in Francia, potente promotore delle opere cattoliche, aprì pei Salesiani un ospizio pei poveri fanciulli.

 Chi più di tutti contribuì alla nuova fondazione fu il signore di Montigny, zelantissimo cooperatore salesiano [210]..

 Per esempio ilSig. di Montigny tiene ancora preparate dieci mila lire da versarsi nell'atto che gli si darà il diploma di Conte..

 Non vedendo mai arrivare nulla e premendogli specialmente per il signore di Montigny, il 14 agosto raccomandò l'affare a monsignor Mocenni, Sostituto alla Segreteria di Stato.

 Il Santo Padre non tenendo presenti i necessari documenti notò al prelodato Mons. Mocenni che ilSig. di Montigny non sembra appartenere a nobile famiglia; da esatte memorie consta che le grandi opere di carità di questo generoso signore sono veramente degne di un nobile.

 Per la Contea al Di Montigny si volle ancora interpellare il Nunzio di Parigi; dopo di che la concessione fu fatta.

 A mezzogiorno con Don Ronchail e con Viglietti Don Bosco partecipò a un déjeuné intimo presso il conte di Montigny, che prolungò la sua consueta dimora invernale sulla Costa Azzurra per attendervi il Santo.

 Terminata la cerimonia, Don Bosco tornò dal conte di Montigny che imbandì in su o onore un sontuoso banchetto con una trentina d'invitati, tutti benefattori insigni delle case di Lilla e di Nizza.

 Esposi con tutta semplicità al Santo Padre nel mio ultimo viaggio a Roma ciò che avevo visto e fatto in quella città così cristiana, e il Papa, che ben conosce la carità dei cattolici di Lilla e il loro attaccamento alla Santa Sede, volle dare a quei ferventi cattolici e in particolare ai [423] benefattori delle nostre opere un attestato della sua paterna benevolenza, accordando a colui che fu il primo a chiamarci colà e che si mostra ognora il nostro più valido collaboratore, al signor Alfredo di Montigny, il titolo di Conte Romano, onore trasmissibile a' suoi discendenti e prova imperitura dell'amore nutrito dal Santo Padre per le opere cattoliche di carità.

 Nella stia risposta il Santo, descritto il suo primo incontro col di Montigny a Nizza, detto del bellissimo ricevimento avuto l'anno innanzi nella "Roma del nord ", Lodata la carità dei Francesi per le sue opere e messo in rilievo l'interessamento generale dei Lillesi per la casa di S. Gabriele, si fermò un istante e poi continuò così: - Tanta carità mi toccava il cuore, nè io sapeva in che modo avrei potuto attestare tutta la mia riconoscenza.

 Qui aggiungeremo soltanto che il Breve per il di Montigny era già a Torino un mese prima e che Don Bosco l'aveva spedito a Don Ronchail, affinchè ne facesse con solennità la consegna, accompagnando la spedizione con questa sua lettera..

 Finalmente la sospirata pratica pel Conte di Montigny è terminata.

 Il conte di Montigny che per il piacere di accompagnarvelo aveva ritardato il suo ritorno a Lilla, gli offerse alcune bottiglie di ottimi suoi vini, affinchè ne avesse ristoro nelle sue peregrinazioni.

 Madame de Montigny a été très touchée de votre paternel souvenir.

 A. DE MONTIGNY..

 La famille de Montigny est très bon pour moi.

 Mr de Montigny à ajouté un mot à la demande que j'adressais à Mgr pour avoir toutes les facultés nécessaires..

 Ce matin je suis allé le voir avec Mr de Montigny.

 Demain il doit venir dîner chez Mr da Montigny et je le reverrai.

 Le petit Alfred de Montigny va à merveille..

 Le dico primieramente che in riguardo di Lei io volli osare di riferire al S. Padre la supplica per la Contea di Montigny, ed il Santo Padre non volle concedere.

 Anche al Di Montigny è stata concessa la Contea, ma vollero scrivere al Nunzio e solo quando di là ricevettero le commendatizie si arresero alla concessione.

 VRAU présente ses respects au Révérend Dom Bolognia (sic) et lui exprime ses regrets de n'avoir pu le rencontrer hier dans lu visites qu'il lui a faites chez Monsieur de Montigny.