Don Bosco-Memorie biografiche Vol 02.html |
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Il padrone, certoSig. Moioglio, uno di quei vecchietti fatti all'antica ed alla buona, tutto cuore e carità, venne subito, chiamò i cani, che sembravano due vitelli, e introdusse D. Bosco e il suo giovane in casa, facendo loro le più grate e care accoglienze. |
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D. Bosco scrisse nell'ultima pagina di esso: L'anno 1841, il 14 ottobre, dopo aver camminato più ore per notte oscura, per strada incerta, ricapitai al castello dei Merli (Merletti), presso Moncalvo, dove fui colla più generosa ospitalità ricevuto e trattato da signor Moioglio speziale, da cui ho comperato questo libro per aver del mio ospite grata memoria. |
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Sempre riconoscente discepolo, andato a Ponzano per godere alcuni giorni della cara amicizia del suo primo maestro D. Lacqua, passava a far visita allo speziale signor Moioglio, che altra volta come già narrammo, avevalo ospitato, in una notte tempestosa. |