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D. Bosco gli ripetè ciò che altra volta avea detto, cioè che egli e i suoi sapevano conciliare il dovere di buoni cattolici [474] con quello di onesti cittadini; che egli non aveva mai avuto relazioni compromettenti, contrarie alla tranquillità dello Stato, col Papa, coi Vescovi e coi Gesuiti, e che era invenzione di mentitori solenni che questi personaggi facessero cosa disdicevole al loro carattere; essere suo sistema, costantemente osservato, di non immischiarsi in politica ne prò nè contro, perchè la politica non è pane per i giovani e perchè un superiore, un maestro, un capo d'arte non deve essere uomo di partito, ma avere per unico fine dell'opera sua la savia istruzione e la morale educazione de' suoi allievi..
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