Nel mattino del 16 di agosto, festa di S. Rocco, compatrono di Torino, mentre si avvicinava per rientrare nell'Oratorio, vide seduto sulla sponda di un fosso del prato dei fratelli Filippi, già campo de' suoi primi convegni, un giovanotto che mangiava con avidità un grosso melone..

 - È tanto buono questo melone che a me non farà del male, rispose quel giovane; sono io che ne faccio a lui.

 D. Bosco si porta subito sul luogo e vede il giovanotto, che non aveva dato ascolto al suo consiglio, gemere e contorcersi, avendo ancora d'accanto una metà del suo melone.

 Intanto, via facendo, gli cadeva il melone che ancora teneva fra le mani e voleva che i suoi portatori si fermassero per raccoglierlo.

 Subito dopo entrò in delirio, parlando del suo melone e di otto soldi che aveva nascosti in saccoccia.