Don Bosco-Memorie biografiche Vol 06.html |
A006005724 |
Ricevuti i conforti della religione con molta pietà, incominciava ad entrare nell'agonia; e allora i suoi vicini, bestemmiando il Signore, andavano ripetendogli: - Hai invocato il Signore, sei stato buono ed ecco come egli ti esaudisce! Muori, muori! anche tu come tutti gli altri, sotto terra a marcire! A che cosa ti ha giovato aver mandato a chiamare il prete?. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 08.html |
A008001912 |
Io godo, o Signore, che il mio corpo sia dato in preda ai vermi in penitenza dei miei peccati e delle offese che vi ho fatte: godo che la mia lingua, i miei occhi, le mie orecchie vadano a marcire nella fossa in punizione delle loro mancanze. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 09.html |
A009003830 |
Il corpo resterà là a marcire e l'anima andrà alla sua destinazione, che è l'eternità.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html |
A010004273 |
In questi casi le migliaia di fanciulli ricoverati dovrebbero marcire nell'ozio, o mettersi in mezzo delle vie, abbandonati ai pericoli del vagabondaggio e della immoralità.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 12.html |
A012000532 |
A me pareva un peccato gettar via quella semente e farla marcire sotterra. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 13.html |
A013002621 |
Se tanto, io dico, questa Madre si fa vedere benigna e liberale nel concedere grazie pel corpo che è destinato a servire allo spirito, per questo corpaccio miserabile che fra poco ha da essere gettato sotto terra a marcire e a ridursi in polvere, che cosa non farà mai Ella riguardo alle anime nostre destinate a godere col Signore per tutta l'eternità? Quante grazie Ella tiene preparate, ansiosa che qualcuno gliele domandi! Ricordatevi, o cari figliuoli, che la Vergine ha messe in serbo tutte quelle grazie che sono necessarie a ciascuno di noi per la nostra anima, pel nostro corpo, per i nostri genitori, parenti, amici. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 15.html |
A015001066 |
E tra coloro ai quali dovete fare la vostra elemosina sono tanti poveri giovanetti abbandonati, che si aggirano oggidì sudici, scalzi e pezzenti per le contrade di questa vostra città e che vivendo d'accatto e andando la sera a stivarsi malamente in certe locande, senz'alcuno che si prenda cura pietosa del loro corpo e della loro anima, crescono ignoranti delle cose di Dio, della religione e dei loro doveri [160] morali, bestemmiatori, ladri, impudici, ingolfati in tutti i vizi, e capaci d'ogni azione anche la più scellerata, e molti dei quali vanno poi a cadere miseramente o nelle mani della giustizia che li caccia a marcire in qualche prigione, oppure, ciò che é ancor peggio, tra le branche dei Protestanti. |