Don Bosco-Memorie biografiche Vol 01.html |
A001001431 |
Quivi giunti con lugubre musica e pomposo apparato si cantò messa dal [471] direttore, presente cadavere; il quale, terminata la funzione, venne deposto in una tomba preparatagli vicino allo steccato che ne tramezza la balaustrata, quasi che quel Gesù Sacramentato, verso cui mostrò tanto amore e col quale sì volentieri si tratteneva, vicino pure lo volesse anche dopo morte.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 02.html |
A002000167 |
La solitudine, l'oscurità, i lampi, i tuoni, il fischio del vento, lo scricchiolio dei rami che si spezzavano, il lugubre gemito di qualche uccello disturbato dal sonno, loro incutevano spavento. |
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A002001296 |
D. Bosco stesso nella biografia di D. Cafasso lasciò memoria delle sue impressioni: "La campana col lugubre suono dei lenti rintocchi continua a d annunziare che gli infelici vanno a pagare il fio dei loro delitti; i condannati hanno innanzi il crocifisso, da un lato la scarnata immagine della morte, attorno i caritatevoli confratelli della Misericordia, i quali in cappa nera col cappuccio, calato sul volto cantano il Miserere. |
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A002001685 |
Nei primi giorni di detto mese una dolorosa notizia si sparse in Torino, confermata ben tosto dal lugubre suono di tutte le campane, che produceva in ogni cuore bennato una grande emozione. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 04.html |
A004001492 |
Al suono lugubre delle campane che invitavano i fedeli a pregare per i defunti, tra il mesto raccoglimento della popolazione, entrano nella casa del parroco la madre ed il figlio.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 05.html |
A005002146 |
Quindi finì: - Odo la sua voce lugubre che risponde: Mi mancò il tempo... E a voi che cosa manca, o miei uditori? Ne parleremo domani.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 06.html |
A006003100 |
Ei pensava alla scena dolorosa, lugubre della sua partenza quando fu imprigionato e la confrontava col giubilo del presente ritorno alla sua cara parrocchia.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 12.html |
A012004411 |
Un mese appena era trascorso dai fervori dell'ordinazione sacerdotale, quando, nella medesima cappella che aveva echeggiato delle melodie di cento voci osannanti intorno all'altare del neolevita, risonava il lugubre canto del Requiem e del Dies irae dinanzi alla sua bara. |