Don Bosco-Memorie biografiche Vol 05.html |
A005004852 |
Dato un saluto al cortese Fra Andrea, D. Bosco si avviò per andare alla stazione di S. Lorenzo in Lucina. |
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A005004853 |
Giunto in fine a S. Lorenzo in Lucina, che è una delle più vaste parrocchie di Roma, desiderava guadagnar le indulgenze e contemplare il famoso crocifisso di Guido: ma non potè entrare in chiesa, perchè, a motivo dei lavori di restaurazione che ivi si eseguivano, non avea luogo la stazione.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 09.html |
A009001711 |
FILIPPO DEL TITOLO DI S. LORENZO IN LUCINA, PRETE CARDINALE DE ANGELIS, PER LA GRAZIA DI DIO E DELLA SANTA SEDE APOSTOLICA ARCIVESCOVO E PRINCIPE DI FERMO, CAMERLENGO DI SANTA ROMANA CHIESA.. |
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A009002506 |
S. Cirillo ci avvisa che dagli Apostoli fu consacrato in chiesa il cenacolo, ove avevano ricevuto lo Spirito Santo, sala che raffigurò anche la Chiesa Universale. Anzi, secondo Niceforo Calisto (Hist. lib. 2, cap. 33), fu tale la sollecitudine degli Apostoli, che in ogni luogo ove predicarono il Vangelo consagravano qualche chiesa od oratorio, ed è perciò che il Pontefice S. Clemente I, creato l'anno (3, successore non meno che discepolo di S. Pietro, tra le altre sue ordinazioni, decretò che tutti i luoghi di orazione fossero a Dio consagrati. Certamente al tempo di S. Paolo le chiese erano consagrate, al che allude egli, come vogliono alcuni dottori, scrivendo ai Corinti al cap. II: Aut Ecclesiam Dei contemnitis? S. Urbano I, eletto nell'anno 226, consagrò in chiesa la casa di S. Cecilia, come riferisce il Metafraste; San Marcello I, creato l'anno 304, consagrò la chiesa di Santa Lucina, come racconta il Papa S. Damaso I (C 21; ); e così di seguito in mille altri luoghi e tempi.. |