A010008558
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3° (6° nell'esemplare approvato), relativo all'esercizio del sacro ministero da parte dei Soci in piena sudditanza col Vescovo della Diocesi dove dimorano, venne ritoccato, ed espresso più nettamente cosi: "iuxta Sacrorum Canonum Praescripta, salvo Societatis Instituto, sive iis de quibus loquuntur Constitutiones ab Apostolica Sede approbatae ", evidentemente per interessamento di Mons. Vitelleschi, che sperava, così, di liberar la Pia Società dalle esagerate ingerenze di... qualche Vescovo!.
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