Don Bosco-Memorie biografiche Vol 02.html |
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- La Suora come estatica, ma indecisa, pensava: Alzarmi? Uscire da questa sala? Sarò scoperta da qualcuna delle tante compagne!... E il leggiadro bambino rispondendo al pensiero della Labouré: - Non temere di nulla, soggiunse: sono le undici e mezzo, dormono tutti, ed io verrò in tua compagnia. |
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- La Vergine SS. dopo aver così conversato colla Labouré, sparve come ombra leggiera che si dilegua. |
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Giunta alla balaustrata, quivi la Labouré s'inginocchiò, e il fanciullo entrato nel presbiterio si fermò in piedi stando a sinistra. |
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L'orologio batteva le undici e mezzo, quando la novizia sentì chiamarsi per tre volte di seguito: - Suor Labouré! - Svegliatasi perfettamente, tirò alquanto la cortina del letto dalla parte donde aveva udita la voce, e con suo stupore vide un bambino dell'età dai quattro ai cinque anni. |
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La sera del 18 luglio 1830, Catterina Labouré, figlia della Carità di S. Vincenzo de Paoli, dormiva in uno dei vasti cameroni della casa del noviziato a Parigi. |
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Suor Labouré se ne stava come perplessa, lottando internamente col dubbio, ed immobile. |