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Egli prevedendo che le loro inclinazioni non li portavano ad occuparsi in cose scolastiche, o ad aggregarsi alla Pia Società; considerando che avrebbero giovato molto ai giovanetti loro compatrioti aspettati da Asti coll'assistenza e col buon esempio; sicuro che formando con essi come un sol corpo, li avrebbero istradati nelle regole e consuetudini dell'Oratorio con grande facilità, scriveva al Canonico Penitenziere Cerutti Giovanni, perchè ottenesse a costoro licenza di ritornare per un anno all'Oratorio, ed il favore di una pensione come erasi pattuito per gli altri..
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