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Nell'allocuzione con la quale inaugurò la cerimonia, esordiva con le parole del Profeta, per esprimere il dolore che gli straziava il cuore: " Vidi iniquitatem et contradictionem in civitate; die et nocte circumdabit eam super muros eius iniquitas, et labor in medio eius et iniustitia ", e dichiarava solennemente: "Protestiamo in faccia a tutta la Chiesa, che noi ripudiamo affatto le così dette guarentigie, come nell'Enciclica nostra dei 15 maggio di quest'anno abbiamo abbondantemente fatto palese, e dichiariamo apertamente che, nell'esercitare questa gravissima parte del nostro apostolico ministero ci serviamo della potestà concessaci da Colui che è Principe dei Pastori e Vescovo delle nostre anime, della potestà, cioè, dataci da Gesù Cristo Signor Nostro, nella persona del beatissimo Pietro, da cui, come dice S. Innocenzo, Nostro Predecessore, derivò lo stesso Episcopato e tutta l'autorità di questo nome " [72]..
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