Don Bosco-Memorie biografiche Vol 02.html |
A002001603 |
Diremo solo che talora vi fu chi, costretto da comandi ingiusti e prepotenti, a perseguitar i suoi istituti, pure si mantenne suo amico personale, attenuando per quanto potè le sue tribolazioni. |
||
A002002086 |
Furibondo gli venne incontro mentre rientrava [570] in casa dopo aver eseguita una commissione, ed afferratolo per un braccio, gridava: - Non hai inteso che io ti ho assolutamente proibito di andare fra quella canaglia che circonda D. Bosco? Se tu ci vai ancora un giorno o l'altro ti spacco il cranio! Le belle cose che vi ha insegnate D. Bosco: oh! son proprio degne di lui! Insegnare ai figli di disobbedire al padre! Ma vedrai che nessuno potrà impunemente burlarsi di me! - E questo padre modello, così geloso della propria autorità, imprecando e borbottando ritornò in bottega al suo lavoro, seguito dal figlio, che dovette per lunga ora soffrirne gli ingiusti rimbrotti.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 04.html |
A004000509 |
Per altra parte egli vedeva come le ricchezze incominciassero a divenire monopolio di capitalisti senza viscere di pietà, e i padroni, all'operaio isolato e senza difesa, imponessero patti ingiusti sia riguardo al salario sia rispetto alla durata del lavoro; e la santificazione delle feste sovente fosse brutalmente impedita, e come queste cause dovessero produrre tristi effetti; la perdita della fede negli operai, la miseria delle loro famiglie e l'adesione alle massime sovversive.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 06.html |
A006001878 |
Perciò i successori di Casati non fecero che andar sempre indietro, riprendendo con decreti e con metodi ingiusti, e talora anche brutali, una dopo l'altra le libertà che la legge aveva concesse. |
||
A006004101 |
Mi scusi, sig. Commendatore, io non intendo di censurare Autorità alcuna, ma dire solo la verità, colla schiettezza dell'uomo onesto, che si difende da false imputazioni, e col coraggio del buon cittadino, che mette in sull'avviso il Governo, affinchè non si lasci menare a giudizi e ad atti ingiusti contro a sudditi fedeli, coprendoli d'infamia presso le genti civili. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 15.html |
A015008139 |
BOSSUET (Sur l'éminente dignité des pauvres, Parigi, 1659) dice: "Se gl'ingiusti pregiudizi del secolo impediscono ai ricchi di comprendere in questo mondo che pesante fardello sia l'abbondanza, allorché arriveranno là dove sarà di nocumento l'esser troppo ricchi, allorché compariranno dinanzi a quel tribunale, dove bisognerà rendere conto non solo dei talenti impiegati, ma anche dei talenti sotterrati e rispondere a quel giudice inesorabile non solo dello speso, ma anche del risparmiato e messo da parte, allora, signori, conosceranno che le ricchezze sono un gran peso e si pentiranno indarno di non essersene scaricati." E altrove ( Sur l'impénitence finale, Louvre, 5 marzo 1662): "Chiunque abbia gli occhi aperti da intendere la forza di quell'oracolo pronunziato dal Figlio di Dio: Nessuno può servire a due padroni, potrà facilmente capire che, a qualunque oggetto il cuore si attacchi, sia esso proibito o permesso, se vi si dà interamente, non é più di Dio; e che quindi vi possono essere attaccamenti dannabili a cose le quali sarebbero di lor natura innocenti. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 20.html |
A020008199 |
· Egli vedeva come i padroni, all'operaio isolato e senza difese, imponessero patti ingiusti [IV 80].. |